Aldo Fabrizi: "Prima comunione" di Alessandro Blasetti

Aldo Fabrizi



"PRIMA COMUNIONE", SE IL GIORNO DELLA FESTA TI PERDI IL VESTITO...


Duplice ricorrenza, in casa Carloni: è la domenica di Pasqua e si festeggia la prima comunione della piccola di famiglia, la figlia del commendator Carlo Carloni, romano e proprietario d'una rinomata pasticceria. Tutto è pronto. O quasi. Sì, perché all'appello manca proprio l'abito bianco della bimba: la sarta non arriva. Il finimondo è servito: chi strilla, chi corre, chi sbraita, pianti e crisi isteriche. Il soggetto firmato Zavattini (che scrive anche la sceneggiatura a quattro mani con Blasetti) è brillante. I fatti si snodano in poche ore e ne succedono davvero delle belle. Il ritardo scatena un dramma familiare. Carloni deciso a risolvere l'intricata questione, in fretta e furia, vola a casa della sarta "lumaca". Ma apriti cielo, non appena mette il piede fuori, un disastro: i vigili lo fermano, l'auto si rompe, i taxi sono un miraggio, sugli autobus non c’entra uno spillo, un tizio lo insulta, quasi scoppia la rissa e in questo parapiglia, ironia della sorte, riesce a perdersi pure l'agognato vestito, che con tanto affanno era riuscito a recuperare. Al povero Carloni non resta che tornare a casa a mani vuote, seminando delusione e rattristando la bambina e gli invitati. Ma i miracoli, come nelle commedie di Frank Capra, non sono impossibili, e la vita è sempre meravigliosa, anche in casa Carloni. "Prima comunione" è un film allegro con momenti commoventi che mettono in luce la grandezza di Aldo Fabrizi, premiato, per questo ruolo, con un Nastro d'argento. 

©micolgraziano

Commenti