"Il caso Kerenes" di Călin Peter Netzer

Luminita Gheorghiu in una scena de "Il caso Kerenes"


SCONVOLGENTE, DURO, MEMORABILE

Diretto da Călin Peter Netzer, regista rumeno tra i più apprezzati, "Il caso Kerenes" ha vinto l’Orso d’oro al Festival di Berlino 2013. Attori in stato di grazia. Magnifica Luminita Gheorghiu. Impossibile trattenere le lacrime. 

Se non avete mai sentito parlare di questo splendido film rumeno, guardatelo subito. Soprattutto per una presenza magnetica: Luminita Gheorghiu, attrice sublime, che prende per mano il film, fin dalle battute d’apertura, quando, conversando, riporta le frasi crude del figlio: “M'ha detto va’ a farti fottere vecchiaccia'. Volevo solo averlo accanto per il compleanno”. È lo sfogo di Cornelia, il suo personaggio, donna manipolatrice e possessiva, pessimo il rapporto col suo unico figlio, Barbu, ultra-trentenne eppure ancora adolescente: irrisolto, irascibile; una rabbia che brucia e di colpo esplode in tragedia. L'inquietudine di Barbu, che odia la madre, è palpabile: si nasconde nell'intimità mancata con la compagna; nell'ossessione per i microbi, nel desiderio esasperato di dominare, correre all'impazzata. Una sera, Barbu investe un pedone, un ragazzino di appena tredici anni, l'impatto è violentissimo e la vittima muore sul colpo. 

Una scena del film "Il caso Kerenes"

Barbu corre oltre i centodieci, è un missile; tallona per chilometri un bolide, vuole sorpassarlo costi quel che costi; e in quell’acceleratore pigiato s'intuisce tutto il male di vivere di quest’uomo che non ama se stesso né la madre né il padre, a suo dire, inetto, tanto da paragonarlo a una pezza da piedi. 

Cornelia è un architetto di successo, ricca, potente, agganci nell'alta società. Vuole evitare lo scandalo e telefona, incontra, contatta, soprattutto: paga. Corrompe. Muove le acque per far sì che il figlio non finisca dietro le sbarre. Chiede al testimone oculare di cambiare versione, di mentire: Barbu andava piano, questo vuole si dica. Consegna una nutrita somma anche ai genitori della vittima, persone semplici che vivono in povertà. Netzer realizza un film potente e racconta l'abisso.

Nella colonna sonora: Nino D'Angelo e Gianna Nannini.


©micolgraziano

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