"Assassinio allo specchio": dal romanzo di Agatha Christie

 

Elizabeth Taylor

Lo scrittore americano Bret Easton Ellis nel suo saggio "Bianco" (Einaudi), parlando degli attori, della professione dell'attore, dice una cosa che io condivido; ovvero: che essi hanno il compito di far innamorare lo spettatore, e che gli spettatori questo si aspettano da loro. 
Ebbene, Elizabeth Taylor è un esempio di ciò in "Assassinio allo specchio" (1980): incanta davvero. Dopotutto è stata ed è una delle più grandi dive di sempre. Il film merita soprattutto per la presenza della Taylor, potentissima in alcuni primi piani che sono una gioia per gli occhi e tengono incollati alla poltrona. Per esempio: quando Marina Gregg (personaggio interpretato, appunto, da Elizabeth Taylor) ad un party, ascolta con attenzione e profondo turbamento le parole di una certa Heather Babcock; è un momento di grande cinema. 

Oltre alla Taylor, il cast comprende attori illustri: Rock Hudson, Geraldine Chaplin, Angela Lansbury, Tony Curtis, Kim Novak. Si ricompone, dunque, la coppia Taylor/Hudson; entrambi erano stati protagonisti de "Il gigante", uno dei titoli più celebri di Hollywood. Il regista di "Assassinio allo specchio" è Guy Hamilton, ammiratore delle storie di James Bond: girò quattro film della serie di 007: "Missione Goldfinger", "Una cascata di diamanti", "Vivi e lascia morire" e "L'uomo dalla pistola d'oro". 

La trama di "Assassinio allo specchio" ruota attorno al mondo dei divi del cinema, alla rivalità tra colleghi, ai fan che idolatrano i loro beniamini. Al centro della storia vi sono le riprese di un film su Maria Stuarda durante le quali avvengono una serie di delitti, tramite avvelenamenti (una donna muore sorseggiando un drink) e Miss Marple risolverà, al solito, brillantemente il caso. 

©micolgraziano


Commenti