"Il giglio nero" di Mervyn LeRoy (1956)

 

"Il giglio nero"


"IL GIGLIO NERO",  HORROR E BRIVIDO


La protagonista Rhoda, treccine alla Pippi Calzelunghe e vestitini pomposi, è uno dei personaggi più terrificanti di sempre. “Il giglio nero”, racconto da far drizzare i capelli, è passato alla storia sia per la qualità di recitazione e messa in scena sia per la sceneggiatura: macabra nel soggetto e raffinata nello stile (dialoghi di peso). Si tratta infatti dell’adattamento di un testo teatrale (portato in scena a Broadway) scritto da Maxwell Anderson e tratto da “Il seme cattivo”, romanzo horror di William March. La compagnia di attori de “Il giglio nero” è fenomenale e rimane difficile staccare gli occhi dal video. L'atmosfera è soffocante e claustrofobica. Quanto al cast, spiccano: una meravigliosa, elegantissima, Nancy Kelly (nei panni di una madre disperata) e Patty McCormack, strepitosa attrice bambina, che dà il volto alla terribile Rhoda. La pellicola si aggiudicò quattro nomination agli Oscar e ancora oggi è un must per cinefili. La storia gira attorno a Rhoda, otto anni, in apparenza perfetta: studiosa, diligente, spigliata, vivace. Nei fatti, un mostro senza cuore: Rhoda durante un picnic uccide spietatamente un compagno di scuola per futili motivi. Gli insegnanti sospettano che la colpevole sia lei ma è la madre di Rhoda a scoprire l'agghiacciante verità; una verità che distrugge la famiglia e fa venire a galla altri segreti. "Il giglio nero" è impossibile da dimenticare. Sconvolgente pure la figura del giardiniere anch'egli vittima della furia omicida della ragazzina. Personaggi simili a quelli di Rhoda, bambina malvagia, sono diventati frequenti in molti altri film dell'orrore. 

©micolgraziano

Commenti