"Lontano lontano" di Gianni Di Gregorio. Con la pensione che prendono faticano a tirare avanti, e allora due amici, romani e trasteverini, sognano di partire, lontano lontano, per star più sereni. Cercano un posto dove vivere sia meno faticoso e con pochi soldi ci possa scappare qualche piccolo extra. Sì, perché a Roma, il Professore e Giorgetto, il primo, appunto, ex insegnante di latino e greco, l’altro con un passato di lavoretti occasionali, non hanno neppure i quattrini per il bar: al solito locale sotto casa pagano quando possono. Inoltre, il Professore e Giorgetto non si sentono troppo legati alla loro città perché, come si dice in questi casi, ormai “nessuno se li fila”. Così un bel giorno acchiappano il telefono e chiamano un altro settantenne che, credono, possa aiutarli a scegliere la meta giusta. Detto fatto. Purtroppo questa persona, di nome Attilio, nulla sa di viaggi eccetera eccetera, nulla sa di trasferimenti. Ma stuzzicato dall'idea sarebbe ben contento di far la valigia e scoprire il mondo. Perché Attilio un fisso non ce l’ha e s'arrangia aggiustando e vendendo vecchi mobili, un po' qui, un po' là, qualche volta a Porta Portese. Il progetto dei tre sembra meraviglioso eppure l'euforia iniziale si sgonfia presto presto: beghe burocratiche, denari da rastrellare, la lingua da imparare. La strada è tutta in salita e a un certo punto alcuni incontri li porteranno a riflettere sul vero senso della vita e su cosa sia la felicità. Gianni Di Gregorio, cantastorie della Roma trasteverina, ci descrive al solito con puntualità e poesia un pezzo della nostra Italia. Nel cast un grande Ennio Fantastichini (1955 - 2018). “Lontano lontano” lo trovate su RaiPlay. PS. Il film è tratto dal racconto di Gianni Di Gregorio "Poracciamente vivere" pubblicato da Sellerio nella raccolta "Storie dalla città eterna".
©micolgraziano
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