Lemercier dà il volto a Céline (che nel film si chiama, appunto, Aline) dall'infanzia fino all'età adulta. Ciò è stato possibile grazie agli effetti speciali (tuttavia, la fanciulla Aline non risulta granché credibile).
"Aline - La voce dell’amore” vanta un ottimo cast di attori. Perfetto è Sylvian Marcel che impersona il manager, manager diventato in seguito marito della cantante: inappuntabile Marcel, divora lo schermo, ipnotico nella gestualità. Il personaggio si chiama Guy-Claude, mentre il marito della cantante si chiamava René Angélil.
Il racconto inizia in Canada: i genitori di Aline coronano il loro sogno d'amore e anno dopo anno nascono figli come se piovesse: ben quattordici pargoletti. L’ultima è Aline. Aline, introversa, si vergogna e cerca riparo sotto il tavolo, eppure il suo primo mini show, alle nozze del fratello, piace da impazzire.
Nella famiglia di Aline tutti cantano e suonano. Lei punta a diventare una stella. Di notte, ammira in estasi le immagini di Barbra Streisand. La prima canzone per il provino, ad Aline, le viene scritta dai fratelli e sono i fratelli a spedire il nastro a Guy-Claude, l'uomo che diventerà il suo mentore.
Nel film ci sono alcuni episodi di pura invenzione: l’anello di matrimonio nascosto in gelato durante un soggiorno in Italia; lei che giovanissima, si reca, all'incontro col manager calzando scarpe improponibili perché nella fretta era uscita di casa con i pattini ai piedi.
Guy-Claude, quando la vede, le chiede di cantare; le porge una penna che lei stringe come fosse un microfono. Le dice Guy-Claude: immagina di esibirti davanti a un pubblico festante. E, a poco a poco, i teatri strapieni arrivano. Aline sempre più carismatica. Le canzoni energiche.
Al culmine del successo se ne va a Las Vegas in una villa stratosferica. Aline, moglie e madre. Fa sorridere la sequenza in cui Aline è disperata: la dimora è immensa tanto che lei perde l'orientamento. Troppe stanze.
Aline, per un periodo, perde la voce. La carriera subisce uno stop. Si fa capire scrivendo biglietti o battendo le dita sulla cornetta del telefono. “Aline - La voce dell’amore”, è il titolo, sì perché lei lo spiega chiaramente: canta per il suo adorato Guy-Claude. Tra i momenti più emozionanti: Guy-Claude che malato segue i concerti di Aline da casa, un auricolare per comunicare con lei che è sul palco.
Ovviamente nel film è presente il brano che ha fatto battere il cuore ai romantici di tutto il pianeta: “My heart will go on”, premiato con l'Oscar, tema principale di "Titanic"."Aline - La voce dell'amore" è un gradevole film per famiglie. Un tocco fiabesco. Intrattiene. Esorta all'ottimismo. Tutto è possibile, sembra suggerire. Gli appassionati di Céline Dion non possono perderlo.
(Curiosità: nel film i brani della Dion sono cantati dalla francese Victoria Sio e non da Lemercier).
©micolgraziano
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