"Il giorno più bello" (2022) di Andrea Zalone - remake di un successo francese

 

Carlo Buccirosso

IL GIORNO PIÙ BELLO
movimentata festa di matrimonio...

Primo film da regista per il torinese Andrea Zalone, autore televisivo e storico collaboratore del comico Maurizio Crozza. “Il giorno più bello” è il remake della celebre commedia francese “C’est la vie - Prendila come viene” (2017) di  Olivier Nakache e Éric Toledano ("Quasi amici"). 

C'è una ragione per vedere "Il giorno più bello", esordio dietro la macchina da presa di Andrea Zalone, e questa ragione si chiama Carlo Buccirosso, attore di teatro (irresistibile ne "La rottamazione di un italiano perbene") che sa come impadronirsi della scena. Frizzantissimo ed energico, anche in ruoli secondari, come in questo caso, Buccirosso riempie lo schermo, nei panni del ricco e acido padre della sposa. Già, il film parla proprio di una festa di matrimonio. Una cerimonia che dovrebbe svolgersi all'insegna dello charme e che, invece, si rivela un mezzo disastro a causa della scalcinata brigata di organizzatori. Wedding planner è Aurelio (Paolo Kessisoglu), imprenditore piemontese sommerso dai debiti e stanco del proprio lavoro. 

Il giorno più bello
Aurelio, sorrisi di plastica ai clienti, è disilluso. Sogna di scappare su una barca con l'amante e collaboratrice, moglie del suo migliore amico fotografo, Giorgio (Luca Bizzarri). Aurelio non crede più nei matrimoni (è divorziato) e vede tutto nero, colpa anche del Covid che ha frenato entusiasmi e guadagni di un settore un tempo florido. Aurelio, dunque, cerca di vendere l'azienda e tra i possibili acquirenti c'è proprio Musso (Carlo Buccirosso) il padre della sposa. Aurelio vuol far bella figura e dimostrare che l'azienda gode di ottima salute. Ma la verità viene presto a galla.

Il giorno più bello
I collaboratori di Aurelio sono improvvisati e svogliati, volgari e pasticcioni. Demotivati, inoltre, perché pagati due spicci. Il banchetto sarà un disastro: fiori sbagliati, pesce avariato, corrente che salta, dozzinali bastoncini surgelati spacciati per rare prelibatezze, fotografo che insulta gli invitati, torta nuziale franata a terra e rimodellata con cazzuola da muratore, musicista animatore esaurito che fugge via infuriato. E non è finita: lo sposo vola in aria agganciato a un pallone gonfiabile, rischiando la vita. Di situazioni per ridere a crepapelle ce ne sarebbero parecchie ma la sceneggiatura manca di smalto. Uno spasso, invece, i titoli di testa. Da segnalare nel cast la presenza del ballerino presentatore Stefano De Martino, al suo debutto cinematografico. Nel cast anche Violante Placido. Un film da vedere se non avete troppe aspettative e volete solo rilassarvi sgranocchiando pop-corn.

©micolgraziano

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