ADRENALINA PURA
IL GRANDE ATTESISSIMO RITORNO DEI "BAD BOYS"
Allacciate le cinture e tenetevi forte!
Ritmo (tanto) ritmo: scene rapide e nervose; una trama elettrica che avvolge il filo tra Stati Uniti - in quel di Miami of course - e Messico, Città del Messico. Amici fraterni da venticinque anni, i due detective Mike Lowrey (Will Smith) e Marcus Burnett (Martin Lawrence), in questo nuovo episodio numero tre, dovranno annientare un feroce misterioso killer che, in sella a una moto, spara senza pietà. Esplosioni, bolidi ruggenti, raffiche di colpi, agguati improvvisi, perfide conturbanti streghe: "Bad Boys for Life" è intrattenimento brillante, (dramma crudo ben bilanciato con momenti leggeri tipici del buddy movie), diretto con sapienza e un certo piglio mediterraneo (tangibile in alcuni primi piani) da Adil El Arbi e Bilall Fallah che nel 2015 si erano fatti notare con l'acclamato crime movie "Black".
Ma qual è il segreto del successo del franchise di "Bad Boys"? Come spiega anche Will Smith, è l'amicizia, il legame fortissimo fra i due protagonisti, qualcosa di unico che fa battere il cuore allo spettatore. Infatti, chi non desidera un amico fraterno?
Ma qual è il segreto del successo del franchise di "Bad Boys"? Come spiega anche Will Smith, è l'amicizia, il legame fortissimo fra i due protagonisti, qualcosa di unico che fa battere il cuore allo spettatore. Infatti, chi non desidera un amico fraterno?
Cast di prim'ordine, "Bad Boys for Life" ha un fascino particolare - imperdibile -, non importa se di action movie non ne masticate granché, perché se un film ti fa dimenticare che stai seduto in poltrona in una stanza, allora vale la pena andarlo a vedere: "Bad Boys for Life" ci riesce, eccome.
In preparazione già un ulteriore sequel, in "Bad Boys 4" ritroveremo la coppia Smith/Lawrence, mentre il regista, secondo voci, dovrebbe essere Michael Bay, che aveva già diretto i primi due capitoli del franchise; primi due capitoli usciti rispettivamente nel 1995 e nel 2003.
"Bad Boys" mancava sul grande schermo da ben diciassette anni, Will Smith, anche produttore di questo terzo episodio, ha spiegato che voleva un sequel speciale e diverso dagli altri.
"Quando davanti alla telecamera hai Martin Lawrence e Will Smith - ha detto l'altro produttore Jerry Bruckheimer - succede sempre qualcosa di magico".
©micolgraziano
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