Il grande cinema muto: "Preferisco l'ascensore!"

"Preferisco l'ascensore!"


MAMMA MIA, CHE BRIVIDO!


Questo meraviglioso film, capolavoro del muto, è stato citato - ricordate? ve ne avevo parlato - da Martin Scorsese in "Hugo Cabret", pellicola con cui il regista newyorkese rende omaggio al cinema delle origini. Momento iconico di "Preferisco l'ascensore!" (titolo originale: Safety Last!) è quello che vede Harold Lloyd (attore, regista, produttore, grande star dell'epoca; il personaggio che qui interpreta porta il suo stesso nome) scalare un grattacielo, aggrapparsi, per non precipitare, alle lancette di un grande orologio: accade però che le lancette cedono, l'orologio s'apre come una porta, e lui resta sospeso, nel vuoto. Una scena che ancora, a distanza di quasi un secolo, pulsa e vibra: nulla da invidiare alle situazioni - anche le più tese - dei blockbuster di oggi. 

Lloyd che sale, sale, sale lungo quell'enorme blocco di cemento trasmette un'emozione senza pari, il cuore martella, ma è un'apprensione che entusiasma, diverte. Il nostro eroe lo seguiamo, certo, con preoccupazione, perché, durante l'arrampicata, deve vedersela con i piccioni, con una rete che d'improvviso lo avvolge, con un topo, con una corda, eppure sorridiamo perché sappiamo bene che, alla fine, riuscirà nell'impresa, arriverà in cima, sano e salvo, e una volta a destinazione riceverà il bacio della sua futura sposa. L'amore? Presente. La storia ci parla di questo ambizioso giovanotto di campagna che parte per la città, in cerca di fortuna, promettendo alla fidanzata un matrimonio con i fiocchi. Purtroppo trova solo un modesto impiego come commesso in un negozio di stoffe, e allora, per non deludere l'amata, le fa credere di essere diventato un pezzo grosso del commercio. 

"Preferisco l'ascensore!"

Quando riceve la visita inaspettata della ragazza, assistiamo a una serie di gag esilaranti, che culminano nella scalata finale, compiuta, dal nostro eroe Harold, per ottenere prestigio e visibilità e una succulenta ricompensa in denaro. "Preferisco l'ascensore!" è una pietra miliare, un film godibilissimo. Harol Lloyd era un comico strabiliante e sapeva bene che l'essenza della commedia sono le espressioni del viso, la mimica, i movimenti del corpo, il sentimento. 

©micolgraziano

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