"SOLE CUORE AMORE", GUERRE DI EROI QUOTIDIANI
"SOLE CUORE AMORE", GUERRE DI EROI QUOTIDIANI
Scritto e diretto da Daniele Vicari, "Sole cuore amore" racconta i drammi del nostro tempo: povertà, precariato, sfruttamento, violenza domestica. La protagonista è Eli, interpretata da Isabella Ragonese che ha ricevuto una candidatura ai David.
Per Eli (Isabella Ragonese) la sveglia suona alle quattro del mattino: sette giorni su sette. Da Nettuno, Eli deve andare a Roma. Quartiere Tuscolano. Lavora in nero, a tempo piano, in un bar per ottocento euro al mese, se va bene. Un principale che è un mostro: O fai come te dico o te ne vai. Ed Eli resta. Ha quattro figli da mantenere, un marito disoccupato (interpretato da Francesco Montanari), una casa da mandare avanti. Una vita infernale, tanto che un giorno sua figlia, dieci anni appena, le urla contro non voglio diventare donna per fare la vita che fai te. Eli ogni giorno macina chilometri: la corriera, due metro, un tratto a piedi; il viaggio spesso è un calvario. Come il turno dietro al banco.
Eli ha un'amica del cuore che si chiama Vale (Eva Grieco) e abita nello stesso palazzo. Vale è un'artista, una performer: balla nelle discoteche o dove la chiamano. Vale non ha un uomo, né figli. È innamorata di Bianca, una collega che viene picchiata brutalmente dal compagno. Ma Vale non ha il coraggio di dichiararsi a Bianca e così dopo averla salvata e accolta in casa, non può far niente quando Bianca decide di tornare dal suo carnefice. Eli non si lamenta eppure soffre; anche nel corpo. Stringe i denti. Ma il prezzo da pagare è alto. E un giorno il cuore non regge più.
"Sole cuore amore" è un film che resta dentro perché parla del nostro tempo, dell'indifferenza di un mondo che sembra andare all'indietro. O precipitare nell'abisso.
"Sole cuore amore" è un film che resta dentro perché parla del nostro tempo, dell'indifferenza di un mondo che sembra andare all'indietro. O precipitare nell'abisso.
©micolgraziano
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