Il mito di Rocky: "Creed - Nato per combattere"


Sylvester Stallon e Michael B. Jordan in "Creed"  (2015)



"CREED", IL RITORNO DI ROCKY, LA LEGGENDA

"Toro scatenato" con Robert De Niro, "Million Dollar Baby" di Clint Eastwood, "Cinderella Man" con Russell Crowe, "The Fighter" con Mark Wahlberg e Christian Bale: i film sulla boxe hanno sempre appassionato gli spettatori di tutto il mondo.  E che dire della saga del mitico Rocky BalboaC'è un qualcosa che rende queste storie irresistibili; sarà forse l'invito a non mollare? A migliorare sempre se stessi? Saranno gli occhi da tigre dei campioni? (Dimenticavo: nella lista non posso non inserire lo struggente "The Wrestler", Leone d'oro a Venezia, con un Mickey Rourke in stato di grazia che ha ricevuto una candidatura all'Oscar. Anche se lo sport lì è il wrestling).

In "Creed", Stallone pugile leggendario torna in veste di allenatore e mentore. A sferrare pugni sul ring non c'è più Rocky ma un giovanotto tenace, figlio del mitico Apollo Creed. Il ragazzo si chiama Adonis e vuole seguire le orme del padre. Adonis lascia un lavoro ben retribuito in giacca e cravatta per rincorrere il sogno della boxe. Rocky è ormai un tranquillo quasi settantenne, prossimo alla pensione, che a Filadelfia gestisce un ristorante. Ma vista la tenacia Balboa accetta la sfida: allenare il ragazzo per portarlo in vetta. 

"Creed"

Adonis ha il volto di Michael B. Jordan, grande talento e perfetto nella parte. L'attore, molto sportivo, non ha avuto una controfigura e si è allenato duramente prima di girare, seguendo una dieta ferrea per un anno. Risultato? Un corpo statuario e ventiquattro chili di muscoli. Il regista è Ryan Coogler,  autore anche della sceneggiatura. Lo stesso Coogler che qualche anno più tardi ha diretto l'applaudito "Black Panther", che si è aggiudicato tre Oscar (anche qui Michael B. Jordan nel cast). Curiosità: "Creed" è il primo film della saga di Rocky che non è stato scritto da Sly. 

Stallone, per questo grande ritorno in "Creed", ha ricevuto una nomination all'Oscar e ha vinto un Golden Globe. Alla premiazione, ha ricordato un "compagno di viaggio" molto speciale: voglio ringraziare Rocky Balboa, il migliore amico immaginario che io abbia mai avuto. E sicuramente, Rocky, è stato anche l'amico immaginario di tanti bambini (io compresa, ragazzina degli anni Ottanta) che hanno visto migliaia di volte i film di Rocky in cassetta e in tv, imparando le battute a memoria.

"Creed" è godibilissimo. Perfetto per una serata relax. Momento clou: Sylvester Stallone e Michael B. Jordan che guardano Filadelfia dalla celebre scalinata del museo; insomma: imperdibile. E poi, il film, ha detto Jordan, contiene un messaggio per i giovani: se ti impegni, e lavori sodo, puoi ottenere qualsiasi cosa.


©micolgraziano



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