"Léon" di Luc Besson

Natalie Portman in una scena di "Léon"

 

"LÉON", STORIA DI LUCE E TENEBRE


Era il 1994 quando uscì "Léon", accolto non bene da certa stampa americana perché considerato inquietante ed eccessivo. La rivista britannica Empire, invece, l'ha inserito nella lista dei migliori 500 film di sempre. "Léon", disturbante action-thriller, scritto e diretto dal francese Luc Besson ("Nikita", 1990), è un film che non si dimentica facilmente: sia per l'efferatezza di alcune scene (scie di sangue, sparatorie, malvagi e killer) sia per la sceneggiatura che intreccia violenza e sentimento. Protagonista un sicario dal cuore morbido, Léon, una sorta di robot, un uomo che pare di un altro pianeta, grande e grosso ma con la testa di un ragazzino; Léon che beve bicchieri di latte freddo e ha come unica compagna un'inseparabile piantina che a lui piace tanto perché non fa domande ed è sempre felice. Il regista Besson gettò acqua sul fuoco delle polemiche: il soggetto della pellicola, disse, non è la violenza bensì la purezza dei due personaggi. 

Al centro della trama vi è la strana amicizia tra Mathilda (Natalie Portman), una bambina orfana (i genitori coinvolti in loschi giri di droga), e un sicario di nome Léon (Jean Reno). La bambina, molto sveglia e cresciuta troppo in fretta, rimasta sola al mondo sceglie il roccioso Léon come guida e mentore pregandolo di insegnarle il mestiere di "cleaner", di sicario professionista. Léon è un emarginato, gigante taciturno, freddo e spietato, un personaggio doppio: tanto crudele e glaciale (quasi una macchina) nel suo mestiere quanto infantile e fragile nella sfera privata. Léon accetta di prendersi cura della ragazzina e i due iniziano una pericolosa avventura in una New York senza regole. 

Il cast è grandioso: Jean Reno, Gary Oldman, Danny Aiello e una Natalie Portman ancora bambina: questo film segna l'esordio della Portman sul grande schermo; anni dopo diventerà una star fino all'Oscar come miglior attrice protagonista per "Il Cigno Nero" nel 2011. La rivista Empire ha inserito il personaggio di Mathilda nella lista dei 100 personaggi più importanti della storia del cinema

©micolgraziano

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