"City Island" (2009)

 

Ti attraggono le infinite facce di New York? 
Ti vergogni di confessare i tuoi desideri più segreti? 
Ecco quel che ci vuole...



Locandina del bel film "City Island"


"CITY ISLAND" COLPISCE NEL SEGNO
Oggi voglio consigliarvi questo bel film indipendente, del 2009, presentato al Tribeca Film Festival (festival fondato da Robert De Niro): "City Island", scritto e diretto con garbo da Raymond De Felitta. È una storia capace di emozionare perché parla di tutti noi: delle fragilità, della paura di ferire gli altri, dei rimpianti per gli errori commessi, del coraggio di essere se stessi e della voglia di ricominciare da zero, accettando la sfida di una seconda opportunità. 

ECCELLENTE CAST
Un gruppo di attori con i fiocchi: un gigantesco Andy García (anche produttore insieme a De Felitta) è affiancato da un'incisiva e graffiante Julianna Margulies. E ancora: Ezra Miller (guardatelo nel bel "Noi siamo infinito"). Inoltre una meravigliosa Emily Mortimer ("La casa dei libri", "Il ritorno di Mary Poppins") e in un piccolo ruolo il grande Alan Arkin che è sempre un piacere vederlo recitare, (qui interpreta un acting coach). Ci sono anche la figlia di Andy García, Dominik García-Lorido e Steven Strait. 

CITY ISLAND E NEW YORK
La storia si svolge a New York, nel Bronx, a City Island, luogo di tradizioni dove, come spiega il protagonista Vince Rizzo (Andy García), la gente si divide in due categorie: i mangia-cozze e i cava-vongole. I primi sono quelli che si sono trasferiti nell'isola ma non ci sono nati, i cava-vongole, invece, sono lì da generazioni come il nostro Vince.

LA FAMIGLIA RIZZO
I Rizzo sono una famiglia molto movimentata. Mr. Rizzo è Vince, guardia carceraria che sogna, segretamente, di diventare attore e legge (chiuso in bagno arrampicato a una finestra che dà sul tetto) saggi su Marlon Brando, il suo mito. Vince frequenta un corso di recitazione ma non l'ha mai detto a nessuno, perché se ne vergogna. La moglie crede che lui vada a giocare a poker con gli amici. Mrs. Rizzo è Joyce, una bella donna, con un lavoro noioso da impiegata e tanta frustrazione per un matrimonio diventato routine. Joyce è una donna che ha seppellito la dolcezza sotto una corteccia di rabbia. Quanto ai figli: uno è un adolescente che passa le ore davanti al computer a guardare porno e donne extra large, stile Botero (il celebre artista colombiano). L'altra è stata cacciata dal college perché fuma spinelli e ha rimpiazzato lo studio con un lavoro da ballerina e spogliarellista e nessuno ne è al corrente. Mr. Rizzo però nasconde altro: ha un figlio segreto...

I MOMENTI PIÙ BELLI
Memorabili i feroci battibecchi a tavola (che ricordano la commedia all'italiana, acida e cattiva). Deliziose le scene tra Vince e la collega di corso Molly, le loro passeggiate. Anche Molly col sogno di sfondare come attrice, anche lei con una vita scombussolata. Il loro rapporto, vero e sincero, merito di un'ottima sceneggiatura, lascia il segno. 

UNA STORIA UNIVERSALE
A qualcuno sarà sicuramente capitato di non aver detto qualcosa per paura del giudizio degli altri. O per timore di ferire. Come, per esempio, Vince Rizzo che non vuole mostrare ai familiari la parte più vera di se stesso. 

©micolgraziano 

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