"Le sorelle Macaluso" di Emma Dante, presentato alla Mostra del Cinema di Venezia, è tratto dall'acclamata pièce omonima della regista.
"LE SORELLA MACALUSO", UN FILM DA VEDERE
Oggi, cari lettori, torno a parlare di Venezia77 e dopo "Non odiare", voglio consigliarvi "Le sorelle Macaluso", commovente, forte, carnale e suggestivo: un film che non si piega al conformismo e racconta la storia di cinque sorelle (Antonella, Maria, Pinuccia, Katia, Lia) in modo non convenzionale.
Emma Dante, regista e drammaturga (i suoi spettacoli a teatro garantiscono allo spettatore un'esperienza indelebile, provare per credere!) torna dietro la macchina da presa dopo sette anni: la pellicola d'esordio è stata "Via Castellana Bandiera", in concorso a Venezia70.
VERITÀ, RABBIA, AMORE, ODIO
"Le sorelle Macaluso" è un film complesso e ha l'energia di una presenza viva. Dopo averlo visto, resta un vuoto, una nostalgia, un dolore per qualcosa che non c'è più: la sensazione che si prova quando salutiamo per sempre un amico; una persona cara.
Un film malinconico eppure crudo e disturbante perché mette a nudo rabbia, manie, la verità di gesti e momenti (si vede l'estrazione del cuore da un daino).
Emma Dante ci racconta la famiglia e il tempo. Il tempo che, come una divinità, tutto segna e trasforma: scava i volti, plasma i corpi, imbratta le cose; che alimenta rancori, che non cancella il dolore, che inghiotte la vita e porta la morte, la quale, però, risparmia gli oggetti. Gli oggetti sopravvivono, anche se malconci.
Restano a memoria futura nutriti di pezzi di esistenza. Oltre alle cinque sorelle, protagonista è la casa, che cade a pezzi ma è sempre lì, malgrado tutto. In questo appartamento umile che dà sul mare, in una palazzina scrostata alla periferia di Palermo, c'è anche una colombaia: centinaia e centinaia di colombe che le sorelle affittano per cerimonie e matrimoni. Le colombe, come le Macaluso, amano la loro dimora e volano sì ma restano, allo stesso modo delle anime di chi non c'è più.
Vorrei chiudere il post, con un ricordo legato a un altro film: "Un affare di famiglia" di Hirokazu Kore'eda. La locandina del film di Emma Dante ci mostra le cinque sorelle, giovani e felici, che guardano il mare, in una giornata soleggiata e particolare, di festa; un momento importante del film: le ragazze si preparano i panini, si vestono, e vanno in un lido imponente e fiabesco.
Una giornata che però, come nelle fiabe, annuncia una tragedia, un lutto indicibile che le segnerà per sempre. La foto limpida e colorata che fa da poster alle Sorelle Macaluso, richiama alla mente la locandina di "Un affare di famiglia", Palma d'Oro, a Cannes nel 2018. Due film completamente diversi, ma che ci parlano entrambi di famiglia e legami non convenzionali. Anche lì dietro un'immagine spensierata si nasconde la tragedia.
©micolgraziano
ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER DEL BLOG! 👇
(Dopo l'iscrizione, per ricevere gli aggiornamenti, clicca sul link che riceverai per email)
Commenti
Posta un commento