"Hollywood Party" (1968) di Blake Edwards

 

Peter Sellers in "Hollywood Party"


“Hollywood Party”, un film che piaceva a Elvis Presley. Commedia esilarante. Storia di un ospite pasticcione che fa tappezzeria. Ingenuo, impacciato. Ignorato da tutti (a un certo punto ha le mani impiastrate di caviale, immaginate le conseguenze...) durante un party esclusivo al quale viene invitato per sbaglio. 

Peter Sellers interpreta Hrundi V. Bakshi, un attore imbranato, cacciato dal regista per aver fatto saltare in aria la scenografia di un set. A dirigere "Hollywood Party" è Blake Edwards. Nessuno meglio di Edwards sa girare scene di euforia in feste affollate (anche in “Colazione da Tiffany” ce n'è una fortissima). In “Hollywood Party” supera se stesso quando la schiuma (dovuta al lavaggio di un elefante - in carne e ossa! - nella piscina) inonda la casa...

La sceneggiatura era di poche paginette. Sellers protagonista assoluto. Gag irresistibili. Bakshi combina il finimondo nel bagno di questa villa da sballo: un quadro rovinato, tonnellate di carta igienica, acqua che scorre senza fine, stanze allagate e un cagnetto inferocito che abbaia per avvisare i padroni di casa. Ma la ciliegina sulla torta è la cena: per il nostro non c'è neppure la sedia; costretto a mangiare su una panchetta sistemata accanto alla cucina. Quando la porta (della cucina) si apre, lui finisce scaraventato a terra. Se vi sentite un po' giù, guardatevi "Hollywood Party". Le risate sono assicurate. 

©micolgraziano

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