"Café Express" di Nanni Loy - Con un grande Nino Manfredi!

 

"Cafè Express"

Nino Manfredi nel 2021 avrebbe compiuto cento anni. Per celebrarlo, su RaiPlay è disponibile il bel documentario “Uno, Nessuno, Cento Nino” diretto dal figlio Luca. E sempre sulla piattaforma si può vedere un altro gioiellino: “Café Express” (1980) di Nanni Loy (alla sceneggiatura avevano contribuito lo stesso Manfredi ed Elvio Porta che collaborò alla stesura di "Mi manda Picone"). Veniamo al punto: Manfredi qui veste i panni di Michele Abbagnano, partenopeo, di mezza età, talvolta bugiardo e imbroglione, talvolta fragile e tenerissimo, scaltro e furbastro ma anche disperato e senza un quattrino che per sbarcare il lunario s’ingegna come può: fa il venditore abusivo di caffè sui treni notturni che partono da Napoli. Va in giro con una grossa cesta e svariati thermos. L'espresso lo prepara a casa e le bustine di zucchero le sgraffigna ai baristi veri. Michele dunque tira avanti arrangiandosi qui e là, anche per mantenere il figliolo bambino che ha problemi di salute (o almeno così sembra). Lo stesso Michele va dicendo in giro di essere invalido e mostra una mano coperta da un grosso guanto nero. Il personaggio di Michele è nato da alcuni incontri che Loy fece durante la trasmissione “Viaggio in seconda classe” (1978) dove intervistava gente che viaggiava in treno. La storia di "Café Express" si svolge tra gli scompartimenti (soprattutto di seconda classe), i bagni malconci delle carrozze e delle stazioni, le banchine. È quasi sempre notte e la pioggia batte sui vetri. Michele, baffetti, coppola, aria sbattuta, corre avanti e indietro, a nascondersi, a camuffarsi, per non farsi beccare dai controllori e per evitare le manette. Nelle sue rocambolesche traversate s'imbatte in persone di ogni tipo (incontra anche violenti criminali). Il cast è ricco di attori in ruoli di contorno: Vittorio Caprioli, Lina Sastri, Adolfo Celi, Vittorio Mezzogiorno, Marisa Laurito, Maurizio Micheli. Nino Manfredi è impeccabile e immenso, dà una profondità speciale a questo personaggio che diventa così impossibile da dimenticare. Insomma, se amate la commedia all'italiana, agrodolce, tagliente e malinconica, "Café Express" non potete proprio perderlo. 

©micolgraziano

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