Classici del brivido: "Tenebre" di Dario Argento

 

Daria Nicolodi in una scena del film "Tenebre"

"Tenebre" di Dario Argento. Nel prologo fuoco e fiamme. Brividi lungo la schiena. In breve: Da New York è in partenza un certo Peter Neal, scrittore di thriller, diretto a Roma per promuovere (interviste, eventi, eccetera) la sua ultima fatica. Il romanzo va, letteralmente, a ruba tanto che una lettrice, in un grande magazzino, se lo infila nella borsetta senza pagare. Ma questa stessa donna, poco dopo, in pieno giorno, viene uccisa. E sarà il primo di una serie di efferati delitti, compiuti ogni volta in luoghi ben illuminati. La luce: elemento chiave di tutto il film. Bianco che stride col nero cui il titolo fa riferimento. Ma c'è pure il rosso: il sangue scorre a fiumi e alcune immagini cruente sono negli annali del cinema dell’orrore (Quentin Tarantino è un fan della pellicola). Dunque, se cercate film che fanno drizzare i capelli dalla paura, “Tenebre” non potete lasciarvelo scappare. Agghiacciante è il contrasto: il chiarore qui è qualcosa che fa tremare. Anche Roma è rappresentata in maniera insolita; scordatevi i luoghi ameni. Gli edifici, le ville, incutono spavento tanto che in una nota sequenza la macchina da presa indugia sulla facciata di un palazzo, teatro di un feroce omicidio. Citazioni letterarie non mancano: "Il mastino dei Baskerville” di Arthur Conan Doyle. In uno dei momenti clou una ragazza viene inseguita da un cane rabbioso. Il cast è notevole: Daria Nicolodi magnetica (indimenticabile la scena dell'urlo), Veronica Lario (l’ex moglie di Silvio Berlusconi) in una piccola parte ma incisiva. E ancora: Anthony Franciosa, John Saxon, Giuliano Gemma, elegantissimo, nei panni del detective, Eva Robins con scarpe rosse in alcuni flashback girati sulla spiaggia che restano impressi. "Tenebre" lo trovate su Raiplay.

©micolgraziano

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