"CODA - I segni del cuore" di Sian Heder - Remake americano de "La famiglia Bélier"

I segni del cuore - Coda

 
"I SEGNI DEL CUORE", OSCAR MIGLIOR FILM 2022
"I segni del cuore", di Sian Heder (premiata con un BAFTA), acclamato remake americano del francese "La famiglia Bélier: La realtà è scadente ripete il protagonista di "È stata la mano di Dio" di Paolo Sorrentino. Ebbene, chi ama un certo tipo di cinema sognante, surreale, di racconti fiabeschi che nutrono la fantasia, allora "I segni del cuore" (titolo originale: "CODA") risulterà piuttosto difficile da digerire. Soprattutto in alcune scene. Perché il desiderio, anche nelle circostanze meno opportune, non viene mai represso dai personaggi che per buona parte del film risultano rozzi, grossolani. E così un padre si compiace di emanare gas corporali, mentre è a tavola. O di confessare desideri sconci agli estranei. Ed ecco lo stesso padre (insieme alla moglie) gridare come un lupo durante l'amplesso, mentre nell'altra stanza vengono ricevuti ospiti. Situazioni sgradevoli e oltremodo imbarazzanti che però i protagonisti della storia non considerano tali. Non arrossiscono. Anzi ci ridono su.

I segni del cuore - Coda
"I segni del cuore" riesce per fortuna a sublimare lo squallore grazie alla magia del canto. Sì, la studentessa Ruby (un'ottima Emilia Jones, attrice giovane e di talento) ha la passione della musica e si iscrive al coro della scuola. 

Le giornate di Ruby non sono facili. In famiglia (genitori e fratello) sono tutti sordi tranne lei. Lei che appunto fa da interprete perché nell'ambiente nessuno conosce la lingua dei segni. Quindi non li lascia mai soli. Eppure si vergogna di loro. A casa di Ruby sono tutti pescatori e anche lei dà una mano. Sale in barca all'alba. Lavora. Contratta con i venditori. Dopo va a scuola. Una doppia vita, insomma. I coetanei la prendono in giro. Perché la considerano strana. A un certo punto Ruby deve decidere cosa fare del suo futuro (è il nocciolo della trama e la parte più emozionante). 

Il conflitto di Ruby: restare con i suoi oppure seguire la passione: il canto. Andare all'università per studiare e realizzarsi. Ruby ha una bella voce. I momenti in cui Ruby si esibisce sono i più riusciti del film e anche il finale strappa lacrime sincere. Emozionante Ruby mentre interpreta il brano di Joni Mitchell "Both Sides, Now"

"I segni del cuore" si è aggiudicato svariati premi importanti e tre nomination agli Oscar 2022 (ha ricevuto, appunto, l'ambita statuetta per "miglior film"). Eppure, nonostante ci siano diverse cose buone da salvare, risultano poco credibili alcune situazioni così come la trasformazione profonda dei genitori di Ruby, prima dipinti come zotici senza pari e poi di colpo comprensivi e innamorati dell'arte. PS. Il titolo originale della pellicola è "Coda", acronimo inglese che sta per Child of deaf adult e si riferisce appunto ai figli di genitori non udenti. 

©micolgraziano

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