NATALE A TUTTI I COSTI
“Natale a tutti i costi” di Giovanni Bognetti è una commedia spassosa. Funziona a meraviglia la coppia De Sica - Finocchiaro. Purtroppo si tratta di un rifacimento (l'ennesimo) di un film francese ("Mes très chers enfants" dell'ottima Alexandra Leclère). Sembrano ormai finiti i tempi in cui le sceneggiature si scrivevano di sana pianta, nascevano dalla fantasia degli autori. Le commedie erano originali, amare (i famosi mostri) e italianissime come quel gioiello di "Parenti serpenti" di Monicelli (per restare in tema natalizio). Oggi il cinema nostrano si è ben adagiato nei remake e pare voglia restare così, felice ad inseguire le idee degli altri. "Natale a tutti i costi" è disponibile su Netflix.
Anna (Angela Finocchiaro) è la classica mamma chioccia. Ansiosa e iper-protettiva. Un incubo scoprire che i figli, trentenni, hanno abbandonato il nido: non la sopportano neppure in cartolina. Carlo (Christian De Sica), marito di Anna, è più realista. S'è messo l'anima in pace. I bambini (si fa per dire...) non passano il Natale in famiglia? Pazienza. Questa è la situazione di partenza. Alla quale dobbiamo aggiungere una massima: se è vero che i soldi non fanno la felicità è altresì vero che i quattrini attirano gli opportunisti scrocconi. In questo caso, leggasi: i pargoli. Ebbene, appena alle orecchie di Alessandra (Dharma Mangia Woods) ed Emilio (Claudio Colica) giunge voce che i genitori sono diventati miliardari, in un battibaleno ritrovano subito la strada di casa. Di colpo baci, abbracci e parole flautate a mammina e papino. Con quei soldi, i due volponi, si sistemerebbero a vita e ai profumati bigliettoni non vogliono rinunciarci per niente al mondo. Mai fare i conti senza l'oste: i desiderati milioni, sorpresa!, non ci sono. Anna e Carlo, perfidi all'ennesima potenza, hanno architettato una sceneggiata per attirare l'attenzione dei ragazzi. Un piano crudele per dare una lezione ai figli ingrati e cattivi.Non si tratta di una carrellata di mostri vera e propria. Il finale della storia è scontato e accomodante. Ideale per un pubblico vasto non troppo esigente. Comunque il copione è ben oliato e si sorride parecchio. Soprattutto quando Carlo e Anna sono in scena e ostentano lussi. Carlo noleggia persino una Ferrari. Ai figli aguzzini viene l’acquolina in bocca. L’odore dei denari di mamma e papà li porta a fare e disfare, smontare relazioni, affittare sontuose camere d'albergo, firmare contratti, aprire società.
“Natale a tutti i costi” è sicuramente un film gradevole, non un cinepanettone in senso stretto. La comicità di De Sica è al solito irresistibile. Macina battute col suo stile inimitabile e l'aria sorniona, ciliegina sulla torta, fa il resto. Attore numero uno nei primi piani. Angela Finocchiaro si dimostra altrettanto perfetta, forte del suo umorismo surreale e stralunato. Curiosità: questo è il secondo remake del regista Giovanni Bognetti. Nel 2022 ha diretto anche “Il mammone”, rifacimento del successo francese “Tanguy” (2001).
©micolgraziano
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