"LA PROVINCIALE": GEMMA, UNA BOVARY ITALIANA
Tratto dal racconto omonimo di Alberto Moravia, e diretto da Mario Soldati, “La Provinciale” è uno dei grandi classici del cinema italiano. Tra gli sceneggiatori del film anche lo scrittore Giorgio Bassani.
"LA PROVINCIALE", OMBRE E INTRIGHI
Gemma (Gina Lollobrigida), giovane, attraente, ambiziosa, vive in una piccola città di provincia, dove le voci di scandali corrono alla svelta. Sogna la bella vita, Gemma, l'alta società; è un personaggio tragico che somiglia alla Emma Bovary di Gustave Flaubert. Gemma è alla ricerca disperata di un nobile che possa prenderla in moglie, per sistemarsi e dire addio a una vita monotona che detesta. Per un breve tempo, lo trova anche un giovane dell'alta società, il bel Paolo (Franco Interlenghi) pronto a sposarla - lei ne è innamorata -, ma la relazione terminerà di colpo, perché i due sono, segretamente, fratello e sorella. La drammatica scoperta, quindi, romperà il fidanzamento e spingerà Gemma tra le braccia del professor Vagnuzzi (Gabriele Ferzetti), di origini modeste, tutto libri e scacchi. Vagnuzzi quasi si vergogna a presentarla ai suoi amici, perché Gemma è distante dal suo modo d'intendere la vita. Le incomprensioni tra i due trascineranno Gemma, sempre più triste e insofferente, in torbidi giri con alcuni pezzi grossi del posto, anche per mezzo di una sedicente e intrigante contessa (Alda Mangini) di nome Elvira.
"LA PROVINCIALE", GRANDI ATTORI, GRANDE LETTERATURA
"La Provinciale" è un melodramma appassionante, a tinte fosche, una tragedia psicologica, impeccabile esteticamente - il cinema di Soldati è molto curato -; una storia torbida, con tinte di giallo, che ci parla di chi è disposto a tutto pur di scalare la vetta, pur d'infilarsi tra coloro che contano, anche se truffatori e imbroglioni; i fatti narrati si svolgono in un piccolo centro d'Italia, di cui non sappiamo granché, perché non viene mai nominato esplicitamente. Nel cast alcuni degli attori tra i più grandi del nostro cinema e una parola merita Alda Mangini, indimenticabile nella parte della contessa rumena Elvira.
©micolgrazianoGemma (Gina Lollobrigida), giovane, attraente, ambiziosa, vive in una piccola città di provincia, dove le voci di scandali corrono alla svelta. Sogna la bella vita, Gemma, l'alta società; è un personaggio tragico che somiglia alla Emma Bovary di Gustave Flaubert. Gemma è alla ricerca disperata di un nobile che possa prenderla in moglie, per sistemarsi e dire addio a una vita monotona che detesta. Per un breve tempo, lo trova anche un giovane dell'alta società, il bel Paolo (Franco Interlenghi) pronto a sposarla - lei ne è innamorata -, ma la relazione terminerà di colpo, perché i due sono, segretamente, fratello e sorella. La drammatica scoperta, quindi, romperà il fidanzamento e spingerà Gemma tra le braccia del professor Vagnuzzi (Gabriele Ferzetti), di origini modeste, tutto libri e scacchi. Vagnuzzi quasi si vergogna a presentarla ai suoi amici, perché Gemma è distante dal suo modo d'intendere la vita. Le incomprensioni tra i due trascineranno Gemma, sempre più triste e insofferente, in torbidi giri con alcuni pezzi grossi del posto, anche per mezzo di una sedicente e intrigante contessa (Alda Mangini) di nome Elvira.
"LA PROVINCIALE", GRANDI ATTORI, GRANDE LETTERATURA
"La Provinciale" è un melodramma appassionante, a tinte fosche, una tragedia psicologica, impeccabile esteticamente - il cinema di Soldati è molto curato -; una storia torbida, con tinte di giallo, che ci parla di chi è disposto a tutto pur di scalare la vetta, pur d'infilarsi tra coloro che contano, anche se truffatori e imbroglioni; i fatti narrati si svolgono in un piccolo centro d'Italia, di cui non sappiamo granché, perché non viene mai nominato esplicitamente. Nel cast alcuni degli attori tra i più grandi del nostro cinema e una parola merita Alda Mangini, indimenticabile nella parte della contessa rumena Elvira.
PS: Da "La provinciale" di Alberto Moravia, è stata liberamente tratta una fiction, con protagonista Sabrina Ferilli e la regia di Pasquale Pozzessere.
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