"Io e lei" (2015) di Maria Sole Tognazzi

Sabrina Ferilli

IO E LEI

“Io e lei” racconta una storia d'amore tra due donne. La regista, Maria Sole Tognazzi, ha detto che il film è un lontano omaggio al papà Ugo , protagonista de “Il Vizietto” (1978) di Édouard Molinaro, con Michel Serrault. Sabrina Ferilli e Margherita Buy hanno rivelato che, per girare la scena del bacio, hanno bevuto una bottiglia di grappa.

Sabrina Ferilli (candidata al David per questo ruolo) è Marina, solida, concreta, ex attrice, imprenditrice di successo. Marina è la compagna di Federica (Margherita Buy), elegante architetto della borghesia romana. Federica viene da un matrimonio fallito con Sergio (Ennio Fantastichini) che ora ha una partner più giovane ed è papà di un bambino appena nato. Federica, la bionda, e Marina, la mora, diverse eppure complementari. L'una timida, spigolosa, prigioniera del giudizio, l'altra aperta, verace e determinata. Sabrina e Federica vivono in una casa da urlo, hanno un bel gatto sornione e sono, apparentemente, felici. Apparentemente: soddisfatta non è Federica che si vergogna della relazione con Marina. Si sente a disagio; di Marina non ne parla. Qualcuno, crede Federica, potrebbe criticarla per le sue scelte. Un'ombra s'insinua nel rapporto. E anche una vecchia fiamma di Federica: Marco.  

"Io e lei" è una commedia romantica che s'ispira, in un certo senso, al cinema americano, stile Nancy Meyers, ma condisce il tutto con salsa made in Italy. Gioca sui tempi comici della Buy, che ha una bella intesa on screen con la collega Ferilli. La coppia funziona bene: coinvolge e diverte. 

La sceneggiatura è originale, scritta da Maria Sole Tognazzi con Francesca Marciano e Ivan Cotroneo. Il soggetto ha vinto un Nastro d'argento. In effetti storie di questo tipo sono rare nel panorama cinematografico italiano di oggi. C'era stato nel 2009 "Viola di mare" di Donatella Maiorca, prodotto da Maria Grazia Cucinotta, con Valeria Solarino e Isabella Ragonese. La lista è più nutrita fuori dai confini nazionali, per esempio: "I ragazzi stanno bene" di Lisa Cholodenko, "Freeheld" di Peter Sollett, “La vita di Adele” di Abdellatif Kechiche, “Carol” di Todd Haynes, “La Favorita” di Yorgos Lanthimos, e altri ancora

©micolgraziano

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