"Maurice" di James Ivory

Maurice



MAURICE, L'AMORE OLTRE LE BARRIERE

"Maurice", diretto da James Ivory, è tratto dal romanzo omonimo di E. M. Forster. Il libro uscì nel 1971, un anno dopo la morte dello scrittore. Al centro la relazione tra due uomini, Maurice e Clive, nell'Inghilterra di inizio Novecento.

DAL LIBRO AL FILM
Il regista americano James Ivory è lettore attento di E.M.Forster, e ha portato più volte al cinema i romanzi del celebre scrittore inglese. Prima di "Maurice" era toccato a "Camera con vista". "Maurice" è del 1987: Ivory, cineasta di grande sensibilità, realizza un film esteticamente impeccabile, ricco, elegante e romantico. Straordinari gli attori: sia Hugh Grant - qui agli inizi della carriera - che James Wilby sono stati premiati alla Mostra del Cinema di Venezia per le loro interpretazioni. Forster scrive un libro rivoluzionario, dove l'amore è libertà e uguaglianza: libertà di scelta e uguaglianza tra classi sociali. 


OLTRE LE CONVENZIONI
Maurice e Clive si conoscono all'università di Cambridge. Hanno gli stessi interessi, amano le buone letture, la musica, suonano il pianoforte. S'innamorano quasi subito e iniziano, in gran segreto, una relazione, intensa e platonica, priva di contatto fisico, per decisione di Clive che non vuole abbandonarsi, per timore di chiacchiere e scandali, e per paura di finire in prigione. Clive è destinato a una brillante carriera politica - così vuole sua madre - e a un certo punto, per non perdere prestigio nella società, si deciderà a prender moglie, dicendo sì a un matrimonio di convenienza. Anche Maurice lotterà contro la propria omosessualità, ma si lascerà andare alla passione con un giovane guardacaccia, che sceglierà come compagno di vita. Maurice e Clive sono due personaggi agli antipodi: uno che resta fedele a se stesso, l'altro che rinuncia alle proprie passioni per opportunismo.

©micolgraziano

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