"Non sposate le mie figlie!": la commedia campione d'incassi

 

Christian Clavier e Chantal Lauby in "Non sposate le mie figlie!"


Un ironico ritratto sulla diversità di usi, costumi, religioni (e a qualcuno verranno in mente quelle barzellette che andavano di moda tempo fa. Iniziavano sempre con: "ci sono un tedesco, un inglese, un cinese, un italiano..." eccetera). Cari lettori, dopo l'horror psicologico di Soderbergh, oggi vi raccomando questa spensierata commedia francese che vi regalerà momenti di svago, complice anche un rassicurante happy end. Uscito nel 2014, il film ha avuto un successo strepitoso: "Non sposate le mie figlie!" ha incassato talmente tanto che è stato realizzato un secondo capitolo nel 2019, dal titolo: "Non sposate le mie figlie! 2".

Qual è il segreto di tanta fortuna? I dialoghi scoppiettanti (soprattutto nei minuti iniziali) sicuramente. E anche una straordinaria coppia di attori navigati come Christian Clavier ("I visitatori") e Chantal Lauby (fortissima con quel viso che ricorda Diane Keaton) che sono rispettivamente il signore e la signora Verneuil ricca coppia di borghesi (hanno una villa fantasmagorica) e cattolici di ferro. Qual è il loro problema? Che le loro quattro figlie hanno rotto la lunga tradizione di famiglia, sposando rispettivamente un mussulmano, un ebreo, un cinese e un africano. Apriti cielo, in casa si azzuffano come cani e gatti: non solo suoceri contro generi, ma anche generi contro generi e consuoceri contro consuoceri. Schermaglie a tavola mentre ognuno cerca di portare l'acqua al proprio mulino. Ma, come tutte le commedie a lieto fine, tutto si risolverà al meglio, tra baci, abbracci e brindisi di lunga vita. Un ottimismo che fa tanto bene al cuore e alla mente. 

©micolgraziano

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