Questa volta, cari lettori, vi consiglio "La seconda vita di Anders Hill" (2018), pellicola tratta dal romanzo dell'americano Ted Thompson. In Italia, il libro è pubblicato da Bollati Boringhieri. Il film è disponibile su Netflix.
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Siete mai andati controcorrente? Avete mai preso decisioni drastiche? Anders Hill, il protagonista di questa storia sì, lo ha fatto. Come spesso accade, ne ha pagato le conseguenze. Eppure, Anders, additato da tutti come incosciente, immaturo e inaffidabile, grazie alle sue scelte avventate, ha incontrato una felicità nuova.
Anders è un uomo di mezza età che manda all'aria il suo (ricco) lavoro, chiede il divorzio dalla moglie (un matrimonio durato decenni) e rinuncia a una casa (la classica villa dell'american dream) da milioni di dollari. Si ritrova con pochi soldi a gestire un'esistenza tutta in salita. Anders è alla ricerca di qualcosa che però neanche lui saprebbe definire. Nel momento in cui dà un calcio a stereotipi e convenzioni, viene scaricato un po' da tutti. E subito rimpiazzato: la moglie, in poco tempo, inizia una relazione con un altro. Ma non è finita qui. Anders ha anche un rapporto complicato con il figlio, ex tossicodipendente, che alla soglia dei trent'anni non ha né un lavoro né un tetto sopra la testa.
Il racconto si svolge durante le feste di Natale e Anders, proprio in quei giorni, ricolloca i tasselli di una vita al palo. L'unico che sembra comprendere Anders è Charlie, ragazzo tossicodipendente figlio di una coppia di suoi ex amici. Charlie, molto affezionato a una tartaruga, l'affiderà a Anders, e questo sarà il sigillo perenne della loro amicizia. Ma anche una metafora di amore e di umanità.
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"La seconda vita di Anders Hill" è un bel film diretto da Nicole Holofcener, apprezzata regista della scena indipendente (da giovane è stata allieva di Martin Scorsese e ha lavorato con Woody Allen). Ben Mendelsohn è un bravo attore e nei panni del protagonista Anders è fortissimo. Ottimo l'intero cast. "La seconda vita di Anders Hill" non è la classica pellicola natalizia ma è un film che fa riflettere (per esempio sull'ipocrisia di certi comportamenti) e merita di essere visto.
©micolgraziano
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