"Atto di forza" (1990) di Paul Verhoeven

 

"Atto di forza"


"Atto di forza" (titolo originale: "Total Recall") è un classico che non può mancare nella vostra cineteca. Dopo anni dalla sua prima uscita mantiene ancora intatto l'antico splendore. La sceneggiatura è liberamente tratta da un racconto dello scrittore americano Philip K. Dick (autore anche de "Il cacciatore di androidi" sul quale si basa un altro cult:"Blade Runner"). 

Mai spiegare troppo allo spettatore: parola di un grande regista, Paul Verhoeven. L’ambiguità e il mistero sono elementi irrinunciabili nei lavori dell’olandese Verhoeven, cineasta coraggioso ed eclettico, che ama il fumetto, l'espressionismo, l'esagerazione, le immagini che scuotono, la pittura del tedesco Otto Dix. Verhoeven t
anto successo ha avuto a Hollywood tra gli anni Ottanta e Novanta.  “Atto di forza” è, appunto, del 1990 ed è ricordata anche come una delle pellicole più costose della storia. Visivamente meraviglioso, gli effetti speciali lasciano a bocca aperta. Protagonista un Arnold Schwarzenegger in splendida forma, allora all’apice del successo, dopo "Conan il barbaro" di John Milius e "Terminator" di James Cameron. Schwarzenegger accettò la parte del mitico Douglas Quaid perché affascinato dai viaggi virtuali. E giustamente: cosa c'è di più intrigante di un viaggio su Marte

Sharon Stone è l’altra interprete indimenticabile. Successivamente Verhoeven la dirigerà in “Basic Instinct”, lanciandola definitivamente nell’Olimpo del cinema. Verhoeven rimase impressionato dalla Stone che sapeva incarnare abilmente personaggi doppi in bilico tra bene e male. “Atto di forza” venne girato nei mitici studi Churubusco i più importanti dell'America Latina. Per quanto riguarda i giorni di lavorazione, non mancarono i problemi: molte persone della troupe e del cast si sentirono male per un'intossicazione alimentare; difficile era la situazione anche per il tanto smog di Città del Messico. Quanto alle scene che hanno fatto la storia di "Atto di forza": non si può non citare quella in cui appare Mary, la prostituta marziana con tre seni (in origine avrebbe dovuto averne quattro ma l'idea sfumò), interpretata da Lycia Naff. L'attrice ha poi raccontato di essersi sentita molto in imbarazzo eppure il personaggio di Mary è diventato leggendario e figura anche nel rifacimento di "Atto di forza" realizzato nel 2012.

©micolgraziano

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