"A letto con il nemico" di Joseph Ruben (1991)

 

"A letto con il nemico"



"A LETTO CON IL NEMICO",  THRILLER SCONVOLGENTE

"That was the night that I died, 
and someone else was saved"

Cape Cod, Massachusetts. Villa da urlo vista oceano; un posto paradisiaco. Ci vivono Laura e Martin. Coppia ricca, elegante, apparentemente perfetta. Ma, al solito: non è tutto oro quel che luccica. Laura è vittima di Martin, un tipo violento e pericoloso, dal comportamento mostruoso. E così, Laura, una notte buia e tempestosa, complice il mare in burrasca e una gita in barca, finge di annegare e scappa lontano. Come il pirandelliano Mattia Pascal, si costruisce una nuova vita altrove. Eppure non sarà semplice. Perché Martin, sempre più fuori controllo, la rintraccerà. A letto con il nemico” è un thriller di ottima fattura (con tinte horror nell'epilogo), come ne facevano a Hollywood negli anni Novanta: ben recitati, e capaci di tenerti incollato alla poltrona. La tensione sale alle stelle nel finale, uno dei momenti più terrificanti del film. Nel ruolo di Martin troviamo Patrick Bergin, memorabile nel ruolo del cattivo (sconvolgente con quegli occhi sbarrati). Magnetica Julia Roberts, all’epoca in un momento d'oro dopo il successo di “Pretty Woman”. “A letto con il nemico” ha ricevuto critiche contrastanti. Io lo considero un buon film; un thriller che gli amanti del genere brivido devono assolutamente vedere. Due parole sulla musica di alcune scene clou
oltre alla deliziosa "Brown-Eyed Girl" di Van Morrison, da segnalare l'oltremodo inquietante "Symphonie Fantastique" di Hector Berlioz. PS. La protagonista, come già detto, si chiama Laura. E proprio come la Laura del celebre noir "Vertigine" muore per poi risorgere

©micolgraziano

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