Noir da non perdere: "Donne e veleni" di Douglas Sirk

 

Don Ameche e Hazel Brooks in "Donne e veleni"


Un treno, una signora terrorizzata, una pistola nella borsetta. È l'incipit di “Donne e veleni” (1948), noir diretto dal grande Douglas Sirk, noto per i suoi splendidi melodrammi che hanno segnato la storia di Hollywood. I più amati? “Magnifica ossessione” e “Lo specchio della vita”. Estimatore di Sirk era il cineasta tedesco Rainer Werner Fassbinder. E, infatti, guardando “Donne e veleni”, non può non tornare alla memoria “Veronika Voss” (ve lo consiglio). “Donne e veleni” parla di un marito, un tale Richard, che imbottisce di farmaci la moglie Alison per farla sembrar folle agli occhi della gente (lui le scioglie pastiglie nella cioccolata calda), lo scopo del malvagio Richard è esasperare Alison e portarla al suicidio facendo in modo che lei si getti dal balcone. Una volta uccisa la consorte, Richard medita di sposarsi con l'amante (una modella divoratrice di uomini) e di vivere nel lusso grazie alla ricca eredità della defunta. Il piano raccapricciante del perfido Richard funziona tanto che la donna a poco a poco comincia a credere di avere le allucinazioni. Fin quando un affascinante giovanotto, Bruce, non entra nella sua vita. Suspense, sì. Ma anche toni da commedia romantica perché Bruce s'innamora di Alison e le sue attenzioni saranno decisive nello scioglimento della trama. Il cast è di lusso: il premio Oscar Claudette Colbert (“Accadde una notte”), Robert Cummings (“Il delitto perfetto”), Don Ameche (Oscar nel 1986 per “Cocoon”). Senza dimenticare la splendida Hazel Brooks nella parte della femme fatale, ruolo ricorrente nei noir americani. Come spesso accade in pellicole di questo tipo, troviamo richiami a Hitchcock: la scena iniziale strizza l'occhio alle atmosfere de “La signora scompare” il clima teso rimanda a “Il sospetto”. Elegante la messa in scena, idem la lussuosa casa di Alison e Richard con l'immancabile serra, elemento comune ad un classico del genere noir: "Il grande sonno"

©micolgraziano

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