“Parigi può attendere”, film delizioso. Commedia romantica e road-movie. Dietro la macchina da presa Eleanor Coppola, artista visiva, documentarista, e moglie del celebre Francis Ford. Il cast è di lusso: una solare Diane Lane (che buca lo schermo), e il francese Arnaud Viard, di straordinario talento. Con due attori così tutto fila a meraviglia. Un piccolo ruolo è poi affidato ad un ottimo Alec Baldwin.
La sceneggiatura, scritta dalla Coppola (anche produttrice della pellicola), nasce da uno spunto autobiografico, l’episodio eccolo qui: si trovava a Cannes insieme al marito, doveva proseguire con lui alla volta dell'Europa dell'est per poi fermarsi a Parigi ma, a causa di una sinusite, non prese l’aereo e andò direttamente a Parigi in auto, con un socio del consorte. Ed è proprio ciò che capita alla nostra Anne, la protagonista della storia.
Anne raggiunge la 'Ville Lumière' viaggiando a bordo di una vecchia Peugeot decappottabile con un collega del marito. E così un tragitto di una manciata di ore si trasforma in un'imprevista vacanza; un’avventura romantica all'insegna del 'carpe diem', girando qui e là, tra campi di lavanda e tracce di storia antica. Ecco perché il film s’intitola “Parigi può attendere”, perché prima di raggiungere la meta, Anne e Jacques, si godono ogni istante, senza fretta, trasportati dagli eventi, come fossero cullati dalle onde del mare.
Una tappa a Lione, un picnic improvvisato, cenette a lume di candela, e il museo della stoffe e il museo del cinema e la Basilica di Vézelay. Profumi, paesaggi, colori, architettura, buona cucina. Jacques è un uomo intraprendente e pieno di vita. Un buongustaio, esperto di vini. Anne, soddisfatta in apparenza, è alla ricerca della felicità. Ex imprenditrice di moda, cerca un suo posto nel mondo; è rimasta senza lavoro, i figli grandi se ne sono andati, il marito impegnatissimo negli affari. Allora Anne dà sfogo alla creatività fotografando tutto, immortalando ogni attimo, con una piccola macchina digitale.
Tra Anne e Jacques potrebbe nascere l'amore. Chissà. Accadrà? C'è un po' dello stile di Woody Allen (anche lui ama girare in Francia), in questo film della Coppola, e poi ci sono omaggi alla pittura (Monet, Manet...). "Parigi può attendere", inno alla sana leggerezza, lo trovate su RaiPlay. PS. Tra le musiche la bella " Que rèste-t-il de nos amours ?" di Charles Trenet.
©micolgraziano
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