"Con tutto il cuore" (2021), recensione della commedia di Vincenzo Salemme



Napoli. Ottavio Camaldoli è un prof di latino e greco. Uomo mite, e sbeffeggiato: la gente lo chiama “fesso”. Gli mettono i piedi in testa. Vessato, deriso, il povero Camaldoli, a casa, a scuola; quando va a fare la spesa. Non lo stima il preside, né gli alunni. Il pizzicagnolo si prende gioco di lui. Un bel giorno, ad Ottavio Camaldoli, cagionevole di salute, gli viene trapiantato un cuore nuovo: il cuore di un criminale. E così la sua vita prende una piega inaspettata. Questa, in sintesi, la storia che ci viene raccontata in “Con tutto il cuore”, di Vincenzo Salemme. Commedia tratta da una sua pièce teatrale. E si sente, eccome, nel film, l'impronta teatrale. Sia nello stile di recitazione sia nella scelta degli attori, tra cui spicca la carismatica Cristina Donadio (nota al grande pubblico per aver vestito i panni di Scianel nella serie tv ‘Gomorra’). Donadio (che buca lo schermo, potentissima nei primi piani) interpreta Donna Carmela, madre di un killer, detto ’O Barbiere perché, dopo aver ucciso, fa barba e capelli alle vittime. 'O Barbiere viene freddato una notte da un sicario. Donna Carmela non si dà pace. Ma un pensiero la consola: non tutto è perduto, perché suo figlio vivrà ancora grazie al cuore che ora batte nel petto di un altro. E chi è questo “altro”? Camaldoli, ovviamente. Camaldoli, buono come il pane, dovrà vedersela con la famiglia di Donna Carmela. Ci sono, nel film, scene spassose. Gag riuscite che rimandano alla tradizione, al mitico Totò. Strappano sincere risate i dialoghi arguti, i doppi sensi, i fraintendimenti, i giochi di parole. Brilla Salemme in una scena, in particolare: mentre si lancia in un delizioso balletto, vestito da gagà (sfoggia un eccentrico cappottino giallo). Una comicità fisica che ricorda non solo i pilastri partenopei, ma anche attori fantastici come Steve Martin. Non perdetelo:“Con tutto il cuore” è disponibile su Prime Video. 

PS. Tra gli sceneggiatori del film Gianluca Ansanelli, regista della commedia "Benvenuti a casa Esposito". 

©micolgraziano

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