I cinefili amanti del genere horror troveranno pane per i loro denti nel nuovo capitolo della saga cult “Halloween”, che appassiona dagli anni Settanta. L’ideatore è il grande John Carpenter, cineasta e musicista che in questo episodio figura come produttore e autore della colonna sonora da brivido (ricorda “Profondo rosso”); i titoli di testa sono accompagnati, inoltre, da tenebrose zucche arancioni.
A dirigere “Halloween Kills” è David Gordon Green. L’impianto del film è solido, la fotografia esaltante, così come la scelta degli attori. Nel cast, ovviamente, non poteva mancare la mitica Jamie Lee Curtis nel ruolo iconico di Laurie Strode che stavolta troviamo in un letto d’ospedale a causa delle ferite riportate dopo aver lottato strenuamente contro l’uomo mascherato. E, appunto, l’uomo mascherato, è (malgrado i colpi ricevuti) sano come un pesce.
Lo avevamo lasciato agonizzante, avvolto tra le fiamme, ma niente, è riuscito a farla franca. Sfuggito al fuoco, rinvigorito, il mostro prosegue il suo piano sterminatore, e semina di nuovo il panico in città. Tutti gli abitanti del posto si armano, di mazze, pistola e fucili. Uniti e compatti, perlustrano il territorio, fedeli al loro grido di battaglia: il male muore stanotte. Insieme a loro, le forze dell'ordine e lo sceriffo. Obiettivo: annientare il terribile nemico. Eppure il micidiale killer appare imbattibile come solo nel peggiore degli incubi.
L'invincibilità dell'orco fa drizzare i capelli. Lo spettatore salta dalla sedia. Gordon Green è bravissimo a creare la tensione: vediamo personaggi felici, intenti a festeggiare (qualcuno mangia, qualcun altro canta), che nel giro di pochi istanti si trovano faccia a faccia con l’orrore più tetro. L'orco s’introduce nelle stanze di persone inermi, bussa alla porta e uccide, con grandi coltelli (il riferimento è a "Psycho" di Hitchcock). Insomma, un'atmosfera nera che sembra non trovare mai un lieto fine, come sottolinea la tenace temeraria Laurie Strode che vorrebbe, una volta per tutte, portare un po' di pace tra la gente della comunità. Ci riuscirà?
©micolgraziano
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