"LA FINESTRA SUL CORTILE", CAPOLAVORO DI HITCH
Non solo mistero anche storia d'amore
Entrata mozzafiato, quella di Grace Kelly ne “La finestra sul cortile”. Un primo piano divino. Dopo aver baciato a sorpresa il fidanzato Jeff, accende le lampade della stanza e pronuncia il suo nome: Lisa Carol Fremont. È una scena elettrizzante. Grace Kelly indossa un abito magnifico, di volta in volta è elegantissima e impeccabile. James Stewart, invece, resterà in pigiama. Un particolare che marca la distanza fra i due personaggi, i fidanzati Lisa e Jeff, che si punzecchiano di continuo. Nel racconto originale di Cornell Woolrich (su cui si basa la sceneggiatura) la storia d’amore non è presente. Hitchcock la inserisce senza caricarla troppo di miele. Lisa e Jeff non vivono insieme e lui ha parecchie perplessità sul matrimonio. Jeff si dimostra un rude amante dell’avventura, un fotografo spericolato, un uomo senza troppo tatto. Lei è una sofisticata modella dell’alta società newyorchese e nei confronti del suo amato ha mille attenzioni (chiama uno dei ristoranti più in voga della città e si fa consegnare una deliziosa cenetta). La diversità di vedute (battibeccano di continuo) giocherà un ruolo importante nella risoluzione del giallo: Lisa per compiacere Jeff (vuole fargli capire che non è solo una viziata cresciuta nella bambagia) si intrufola (arrampicandosi) nell’appartamento dell’assassino.
Anche di Jeff ci sono alcuni primi piani magnetici dai quali emerge tutta la grandezza di James Stewart, attore con cui Hitchcock amava lavorare. Hitchcock girò con Stewart anche “L’uomo che sapeva troppo”, “Nodo alla gola”, “La donna che visse due volte”. “La finestra sul cortile” oltre ad essere una pietra miliare della suspense contiene anche una chiara definizione di cinema: noi spettatori davanti allo schermo siamo come Jeff che osserva con binocolo e teleobiettivo le vite degli altri. Inoltre il curioso Jeff è anche alter ego del regista che tutto riprende dietro la macchina da presa. Il film è un insieme di momenti perfetti come quello in cui Jeff cerca di neutralizzare l'omicida puntandogli lampi di luce negli occhi. Insomma, se non avete mai visto "La finestra sul cortile" è ora di rimediare. Se invece lo avete visto anni fa riguardatelo perché regala sempre un brivido nuovo.
©micolgraziano
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