"Madres paralelas" (2021) di Pedro Almodóvar - Con una super Penélope Cruz

 

Penélope Cruz

MADRES PARALELAS

Janis, come il mito del rock Janis Joplin. Si chiama Janis la donna interpretata da Penélope Cruz in "Madres paralelas". Ruolo complesso. Il più impegnativo della sua carriera. Ne è convinto Almodóvar che lavora da una vita con la Cruz (sette film insieme); tra il regista e l'attrice un rapporto profondo di amicizia. Il personaggio di Janis ha dato alla Cruz un sacco di soddisfazioni, e si è aggiudicata la Coppa Volpi a Venezia (e una nomination agli Oscar 2022). Chi è Janis? Una quarantenne di Madrid. Affascinante, indipendente, single. Fotografa di moda. Un giorno, per lavoro, incontra un antropologo. Si piacciono, vanno a letto insieme, nasce una figlia, Cecilia (Almodóvar anticipa il lieto evento mostrando un telo bianco che svolazza mentre soffia il vento). L'amante di Janis, Arturo l'antropologo, è sposato e non intende lasciare la moglie. Janis, comunque, decide di tenere la piccola, e la cresce da sola.

Nei giorni che precedono il parto, in ospedale, Janis fa la conoscenza di una ragazzetta, non ancora maggiorenne, di nome Ana. Una maternità non desiderata, per quel che riguarda Ana. Janis, invece, è felice di diventare mamma perché, confessa, ormai non ci sperava più. Madri parallele, recita il titolo. Ana e Janis, infatti, danno alla luce due femmine. Si fanno coraggio, si supportano. Il destino tesserà la tela e, per una serie di fatti inattesi, resteranno unite per sempre. Il racconto sfiora il noir e si mescola al melodramma, a una sorta di telenovela scandita da amori passeggeri. Ma non è tutto. C'è anche la storia, vera, che si fa spazio nella trama. Perché le avventure sentimentali di Janis e, altri episodi dolorosi, s'intrecciano con la storia di Spagna. Janis s'impegna per dare degna sepoltura al bisnonno, ucciso durante la guerra civile; è una promessa che Janis ha fatto a sua nonna, con cui è cresciuta, dopo che la madre è morta giovane, proprio come Janis Joplin, di cui era una fan. E della cantante americana sentiamo a un certo punto la celebre versione di "Summertime", in una scena che farà scoppiare una passione incontenibile. Janis è un personaggio di luci e ombre così diverso da Ana (alla quale dà il volto la rivelazione Milena Smit). Ana si manifesta in tutta la sua purezza. Janis, al contrario, è ambigua, sibillina, dalle mille sfaccettature. Ma fortemente fragile e umana. Da segnalare inoltre l'ottima Aitana Sánchez-Gijón, nel ruolo di Teresa, madre egoista di Ana; Teresa, attrice in cerca di gloria, che vuole piacere a tutti e a ogni costo. Come sempre accade nei film di Almodóvar, i primi piani allietano la vista. Insomma, "Madres paralelas" è un film da non perdere. 

©micolgraziano

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