"Rachel sta per sposarsi" (2008) di Jonathan Demme - Con una super Anne Hathaway

 

Anne Hathaway


"Rachel sta per sposarsi" di Jonathan Demme. Film che raccontano di cerimonie nuziali (con contorno di zuffe tra parenti e preparativi in pompa magna) se ne contano a bizzeffe, ma attenzione: “Rachel sta per sposarsi” (uscito nel 2008) è speciale; ruvido, realistico. Ci coinvolge: sembra di essere lì, a tavola a festeggiare, ad alzare i calici dopo ogni discorso, alla cena della vigilia. Girato con camera a mano, è autentico e vivo. Arriva dritto al cuore. Ha la stessa forza di certi filmati intimi, destinati a pochi, ristretti, amici. 

È tutto molto naturale, alcune scene sono state improvvisate, e la musica (che è parte della colonna sonora) è suonata in presa diretta dagli stessi musicisti/attori. Dunque, è come se entrassimo, in punta di piedi, nelle stanze di questa famiglia, allargata, e parecchio litigiosa (tutto va storto, ovviamente, però alla fine, malgrado tutto, ci si riconcilia). Diventiamo, così, anche noi, parte della cerimonia, assieme agli invitati, ad applaudire gli sposi, augurando loro ogni bene e cento di questi giorni. E ce ne stiamo anche noi assiepati attorno al tavolo della cucina, urlanti e felici, mentre suocero e genero fanno a gara a chi meglio riempie la lavastoviglie. 

Johathan Demme, regista premio Oscar, che ha diretto pellicole passate alla storia come “Il silenzio degli innocenti” e “Philadelphia”, con “Rachel sta per sposarsi” voleva rendere omaggio a opere che lui stesso amava; indipendenti, realizzate con tanto cuore e pochi soldi; passione e un gruppo affiatato. Insomma uno di quei film che lui guardava volentieri da spettatore. La pellicola inoltre vuole essere un omaggio a Robert Altman e a “Un matrimonio”, del 1978

Anne Hathaway
E ora veniamo al cast di “Rachel sta per sposarsi". Beh, salta subito agli occhi che Anne Hathaway è raggiante e buca lo schermo. Impossibile non provare tenerezza per il suo personaggio, complesso e spigoloso: Kym, una ragazza con un passato da tossicodipendente e un dolore inconsolabile nel cuore: guidando sotto l’effetto di sostanze stupefacenti ha provocato un incidente d’auto che ha ucciso suo fratello, ancora bambino. Una tragedia familiare che ha rotto gli equilibri. Un evento drammatico che l’ha spezzata. È ribelle, vulnerabile, perennemente incompresa. Kym non si è mai perdonata. Né sembrano averlo fatto sua madre (con cui fa a botte), interpretata da Debra Winger, e sua sorella (Rosemarie DeWitt). 

Anne Hathaway
Sua sorella ovvero la Rachel del titolo. Rachel, a differenza di Kym, è la classica brava ragazza che si fa amare da mamma e papà, la figlia perfetta che non sbaglia mai. Dunque, tra Rachel e Kym non corre buon sangue e per tutto il tempo, come cane e gatto, si sputano addosso rancore e veleno. Una tensione che a un certo punto si stempera in una splendida scena di affetto fraterno, in cui elemento fondamentale è l'acqua (simbolo di perdono e redenzione). 

La sceneggiatura è opera di Jenny Lumet, figlia di Sidney Lumet. La storia narrata si svolge tutta nell’arco di un weekend. Parenti e amici attendono il giorno delle nozze che si celebreranno nel verde giardino della villa, una tipica casa americana, borghese. Anne Hathaway è al top e ha ricevuto, per questo ruolo, una candidatura all’Oscar. Uno dei momenti più riusciti è il discorso di Kym alla cena pre-matrimoniale.

©micolgraziano 

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