"Ci vuole un fisico" (2018), commedia romantica di Alessandro Tamburini

Alessandro Tamburini

CI VUOLE UN FISICO
la bizzarra notte di due "loser"

"Ci vuole un fisico", girato a Modena, è l'opera prima del romagnolo Alessandro Tamburini (classe '84), diplomato al Centro Sperimentale di Cinematografia. Il film nasce dal cortometraggio omonimo del 2013. Protagonisti (sia del corto che del lungometraggio) lo stesso Tamburini e la salernitana Anna Ferraioli Ravel, nota per i ruoli in "Benedetta Follia" di Carlo Verdone e ne "I fratelli De Filippo" di Sergio Rubini.

Bidonati, bistrattati; sgualciti. Insicuri e pronti a tirar giù la luna dal cielo, se fosse possibile!, pur di far breccia nel cuore dei loro “adorati”. Alessandro (Alessandro Tamburini) e Anna, trentenni assetati d’amore, si lasciano calpestare dalle loro rispettive “cotte”. Lui, riccioli al vento (sistema la chioma ogni volta che passa davanti a uno specchio), e qualche chilo di troppo, è innamorato perso di Francesca, bella e impossibile, che lo usa, gli dà buca senza pietà e non risponde ai messaggi. Eppure il povero Alessandro, insicuro e goffo, consapevole di non essere un Adone, si fa a pezzi per lei. Pagherebbe oro per conquistarla. Le scrive addirittura la tesi di laurea, Alessandro che nulla sa di filosofia perché è uno studioso di lingua swahili. Accetta, malgrado ciò, la sfida. In ballo potrebbe esserci il della donzella da favola: e così passa l'estate a picchiettare sui tasti, a scrivere di Platone (fogli che sul più bello s'inzupperanno d'acqua...). 

Ci vuole un fisico
Anna, invece, desidera ardentemente Pietro. Per il tipo dimagrisce trenta chili in, appena, tre mesi. Pende dalle sue labbra e vuol essere filiforme. Una dieta estenuante (ogni tanto collassa), fai da te: mangia poco e niente e ginnastica da morire. Pietro (che ha il doppio della sua età) però di lei non ne vuole sapere. Alessandro e Anna si conoscono nella toilette di un ristorante di Modena. Serata magra per entrambi. Alessandro aspetta Francesca, che snobberà l’appuntamento. Stessa sorte della sconsolata Anna, impalata, col morale a terra, nell'attesa vana di Pietro. 

Anna Ferraioli Ravel
Una porta sbattuta sul naso li farà incontrare, Alessandro e Anna. Da quel momento divideranno la notte insieme, gironzolando qui e lì. Una notte stramba da leoni. In cui succederà, ovviamente, di tutto: una rissa, uno scooter rubato, una vincita alla lotteria, la benzina che finisce, uno svenimento, quattro chiacchiere in spiaggia, un breve viaggio su un pullman di pellegrini (gli eventi li sto citando alla rinfusa e non si susseguono in quest’ordine...), l’incontro con Pietro, poco prima dell'alba, e altro ancora. "Ci vuole un fisico" è una commedia urbana, garbata (se togliamo una battuta poco pertinente, e scontata, sulle dimensioni di un membro...). Rom-com e road movie cittadino. È un film che si lascia guardare con simpatia e la storia ispira tenerezza. Si tratta comunque di un prodotto acerbo e i dialoghi avrebbero meritato maggior profondità. Quanto ai modelli di riferimento: si sente una lontana influenza del cinema indie americano, stile (vagamente) Mark Duplass

©micolgraziano

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