La New York City del duro John Wick (Keanu Reeves) è una metropoli scura e cattiva. John Wick torna, per la terza volta, più violento che mai. Su di lui una taglia di 14 milioni di dollari, bottino succulento, ma difficile da agguantare, perché far fuori John Wick non è un gioco da ragazzi. Wick, il volto tagliato, una ferita alla spalla e la camicia insanguinata, sbrana, con la ferocia di un leone, sicari acrobati armati di spada. Lo aiutano alcune vecchie conoscenze: il misterioso e potente Direttore (Anjelica Huston) e Sofia (Halle Berry, che ha detto di essersi rotta tre costole durante le riprese) che spara forte e alleva cani killer. Quello tra John, il Direttore e Sofia è un legame segnato da patti di sangue e sigilli di fuoco. La trama di “John Wick 3 -Parabellum” è esile, il film resta avvincente, e non solo per i fan del 'franchise'. Crudele, come il genere richiede - lame negli occhi, dita tagliate, mani trafitte, colpi alla testa – la storia è narrata con la giusta distanza - e il regista Chad Stahelski (stuntman e artista marziale) consegna un lavoro di grande intrattenimento, con personaggi glaciali e indimenticabili. Di questo terzo episodio parla anche il sito ufficiale della Public Library di New York: il libro che John Wick sfoglia in “Parabellum” è “Fiabe popolari russe” di Aleksandr Nikolaevič Afanas'ev.
©micolgraziano
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