"Catwoman" di Pitof (2004) - Halle Berry nei panni della donna gatto!

 

Sharon Stone



"CATWOMAN", LA GRAFFIANTE...DONNA GATTO! 


“Il giorno in cui sono morta è  
stato il giorno in cui 
ho cominciato a vivere”


"Catwoman" non fu certo elogiato. Innumerevoli le recensioni negative. Rimediò ben quattro premi Razzie: peggior film, peggior attrice protagonista, peggior regista, peggior sceneggiatura. Eppure, io l’ho sempre considerato un buon film d’intrattenimento (il regista francese Pitof è specializzato in effetti visivi), colorato, accattivante anche nei titoli di testa. Le immagini sono di forte impatto e vien voglia di vederlo senza stacchi. Il cast comprende ottimi attori. Insomma, è un prodotto gradevole e ben confezionato. Ideale per trascorrere cento minuti in totale relax: sul divano, con una grossa ciotola di popcorn. Perché non è piaciuto ai critici? Due motivi: troppo distante dal fumetto originale (ma si sa, il cinema è cinema) e trama fiacca. Ad ogni modo, 
Halle Berry ha carisma da vendere. Azzeccata pure la scelta di Sharon Stone, elettrizzante nella parte della supercattiva Laurel. Due star che bucano lo schermo. Come Benjamin Bratt che dà il volto a un detective rubacuori. Insomma, credo che il film non abbia nulla da invidiare a tanti blockbuster. “Catwoman” è perfetto se hai voglia di leggerezza. E, per quel che mi riguarda, la scena finale, è memorabile. Dopotutto, nella lista dei peggiori film di sempre, ci sono finite anche pellicole firmate da cineasti del calibro di Michelangelo Antonioni e Alain Resnais, ovvero: "Zabriskie Point" e "L'anno scorso a Marienbad".

©micolgraziano

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