"A proposito di Davis", film dei fratelli Coen

 

"A proposito di Davis"


"A PROPOSITO DI DAVIS",  LA RICERCA DEL SUCCESSO TRA OSTACOLI E FALLIMENTI 

Splendido film dei fratelli Coen premiato a Cannes con il Grand Prix Speciale della Giuria e candidato a due Oscar e tre Golden Globe. 


- Tu ci pensi mai al futuro in generale?
- Al futuro? Intendi le macchine volanti?
(da "A proposito di Davis")

Se hai provato a promuovere un tuo disco, un tuo libro o qualsiasi altra cosa, non puoi non sentirti vicino a questo straordinario personaggio: Llewyn Davis, cantante e chitarrista folk, un ragazzo di New York che ha fatto della musica la sua ragione di vita e non vuole piegarsi alle logiche di mercato. I sogni però non bastano a Davis che puntualmente riceve porte in faccia: nessuno gli dà credito e arriva a pensare: basta, getto la spugna. 

Siamo negli anni Sessanta a New York e Llewyn Davis (interpretato dall'ottimo Oscar Isaac attore ma anche musicista) è un giovane squattrinato, neanche un cappotto per coprirsi, cantante folk del quartiere Village che si esibisce di tanto in tanto al mitico Gaslight Cafe. Bravo, di talento, ma snobbato dal pubblico. Senza un dollaro in tasca, senza una casa, bussa di qua e di là a conoscenti e amici elemosinando un divano dove passare la notte. Si porta dietro anche un gatto birbante che non vuole saperne di restare in casa. 

Il personaggio di Davis è ispirato, in parte, al cantante folk Dave Van Ronk (1936 - 2002), amico di Bob Dylan, Dylan che viene omaggiato dai fratelli Coen nel finale del film. Un film, "A proposito di Davis", che non ha una vera e propria trama, a parte il filo narrativo che segue le vicende del dispettoso gatto avventuriero. Tutto gira attorno ai guai di Davis, rifiutato dagli amici, dalla ex fidanzata che lo insulta, dai parenti che lo vedono come un peso e un fallito, e messo da parte dai discografici perché la sua musica non vende. Neppure una rocambolesca gita a Chicago, in auto con improbabili (esilaranti) compagni di viaggio, servirà a lanciare la sua carriera. 

I fratelli Coen con il loro stile non convenzionale (la struttura del film è circolare) raccontano una storia drammatica con ironia e un mondo, quello dell'arte, dove per sfondare bisogna avere la scorza dura e (sembrerebbe una frase fatta però è la verità) non arrendersi mai. 

La fotografia, splendida, ha ricevuto una nomination all'Oscar ed è opera del francese Bruno Delbonnel che aveva già lavorato con i fratelli Coen in un corto dedicato a Parigi. L'impatto visivo di "A proposito di Davis" richiama i colori del cielo invernale di New York e quelli della copertina di "The Freewheelin'", disco di Bob Dylan del 1963.

Quanto al cast: tutti grandiosi. Carey Mulligan semplicemente perfetta. Poi due perle: Adam Driver in una breve apparizione così come, in una piccola parte, Max Casella che, guardatelo anche in "Blue Jasmine" di Woody Allen, è uno spasso. 

©micolgraziano

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