"Alice e il sindaco" (2019) di Nicolas Pariser

 

Anaïs Demoustier

ALICE E IL SINDACO

Vi siete mai trovati a corto di idee? Vi è mai capitato di sentirvi sbiaditi e privi di slancio? Il protagonista di questa storia è un sindaco (il primo cittadino di Lione) e sì, a lui è accaduto: non riesce più a pensare. Così corre ai ripari. 

Il regista Nicolas Pariser, allievo del celebre Érich Rohmer, firma questo bel film, molto originale, metà commedia metà trattato filosofico, sul ruolo della politica nella società. Sulle certezze crollate. Una pellicola che è davvero un peccato perdere. Al momento, cari lettori, "Alice e il sindaco" è disponibile su Prime Video

Un cinema di sceneggiatura, questo di "Alice e il sindaco", che trova vigore nei dialoghi densi e stimolanti, nel soggetto geniale; favolistico: un sindaco a corto di idee assume come assistente una giovane intellettuale. Motivo? Deve aiutarlo a produrre pensieri. Come? Tramite appunti, note; conversazioni a qualsiasi ora. Lui - interpretato da un Fabrice Luchini in forma smagliante - è un politico di lungo corso, di sinistra, appassionato della cosa pubblica, un uomo che considera la politica una missione. La politica, dice in una scena, è come comporre musica. Lei, Alice (una perfetta Anaïs Demoustier, che ha vinto il César) è una letterata. Spirito libero, ha insegnato a Oxford, ma non ha una vera passione nella vita, è disillusa, senza obiettivi. Legge Orwell, Melville, Rousseau, Illich, si nutre di libri e non ama stare dietro le quinte quando lavora. Alice si dimostra in gamba e diventa sempre più indispensabile per il sindaco, così a un certo punto si attira le antipatie dei colleghi. 

I due protagonisti, Alice e il sindaco, sono diversi e si completano: lui non pensa ma ha una vera vocazione per ciò che fa, lei non ha vocazione alcuna però pensa. E a poco a poco, tanto più il sindaco diventerà pensante, tanto più si allontanerà dalla politica, dal fare e dall'azione. Ed è strano come qui, in questa storia, gli intellettuali siano smarriti, senza bussola. Addirittura c'è un'artista, impegnata ed esuberante, che sfiora la follia. 

Il cast è eccezionale. Gli attori interpretano il copione in maniera viva, naturale, affascinante. 

PS: se cercate altre pellicole francesi, commedie soprattutto, in questo blog vi ho parlato di "Cena tra amici", "Non sposate le mie figlie" e "L'amore secondo Isabelle". 

©micolgraziano

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