"Equals", esseri umani come robot...

 

Kristen Stewart



Una società asettica; raggelante. Scenari distopici in un futuro non definito. È il mondo immaginato in "Equals", interessante film di fantascienza, presentato nel 2015 in anteprima mondiale alla Mostra del Cinema di Venezia. 

La storia ci catapulta in una realtà di esseri umani ridotti ad automi: non provano gioia né dolore. Niente rabbia, niente lacrime, niente sorrisi. Vivono plasmati dal nulla. Uomini e donne modificati, manipolati, anestetizzati. Un ordine surreale creato ad hoc per evitare guerre e disordini e in cui l'amore è reato. I sentimenti malattia. La nuova società è formata da persone single che lavorano, si nutrono, si riproducono artificialmente, a comando. Coloro che s'innamorano subiscono trattamenti medici speciali e in caso di mancata riuscita vengono eliminati. Ebbene, è in questo contesto che nasce la passione segreta tra i giovani Silas e Nia. 

Il racconto si svolge in un non-luogo; razionale, geometrico, minimalista (c'è un bel lavoro di scenografia). Dietro la macchina da presa Drake Doremus, acclamato regista americano. Mentre la sceneggiatura è opera di Nathan Parker, figlio del celebre Alan ("Fuga di mezzanotte", Saranno famosi", "Le ali della libertà"). 

Quanto al cast: troviamo la brava Kristen Stewart (che sceglie sempre più ruoli non convenzionali) e Nicholas Hoult (ve lo ricordate bambino in "About a Boy"?). Un'ottima scelta perché tra di loro c'è una magica alchimia. Da citare anche Jacki Weaver in un personaggio chiave (guardatela anche nel divertente "Magic in the Moonlight" di Woody Allen).

"Equals" è stato girato in Giappone. Uno dei produttori della pellicola è Ridley Scott

©micolgraziano


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