"La cena dei cretini" (1998) di Francis Veber

 

"La cena dei cretini"

Collezionisti di boomerang, accumulatori di mestoli: sono alcuni degli invitati alle cene organizzate da un gruppo di ricconi parigini come il perfido Pierre Brochant (Thierry Lhermitte). Pierre, una sera, invita un certo signor Pignon (interpretato da un fantastico Jacques Villeret). Pignon è un tipo bizzarro, goffo e sempliciotto che si diletta a costruire monumenti in miniatura. Pignon è invitato con la promessa che riceverà un’allettante offerta di lavoro. Ovviamente non sarà così. Ma, ironia della sorte, non ci sarà neanche la cena. Recatosi a casa di Brochant, Pignon scopre che l’appuntamento è rimandato. Pierre, infatti, ha un fortissimo mal di schiena e non riesce neppure a camminare. Pignon, seppur dispiaciuto per il pasto mancato, non si lascia abbattere e decide di restare da Brochant. Da quel momento, per l’intera serata, ne succedono di cotte e di crude. Pierre viene lasciato dalla moglie, litiga con l'amante, riceve la visita di un ispettore delle tasse. E tutto per una serie di equivoci scatenati da Pignon, esortato da Pierre a telefonare in giro per scoprire se per caso la signora Brochant, che se ne è andata via di casa, abbia un altro uomo. Francis Veber, regista e sceneggiatore, realizza una commedia brillante dalla struttura teatrale. Il film, applaudito dalla critica, ha avuto un enorme successo e ne è stata fatta anche una versione statunitense nel 2010 dal titolo "A cena con un cretino" con Steve Carell e Paul Rudd, regia di Jay Roach. “La cena dei cretini” è una commedia d’interni, cinica e spiazzante, dove chi crede d’ingannare alla fine rimane con un pugno di mosche. Una storia che è un gioco di specchi: tutti si credono più furbi degli altri per poi assomigliarsi e condividere lo stesso misero destino.

©micolgraziano

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