"Marilyn" di Simon Curtis - Michelle Williams è Marilyn Monroe


Michelle Williams


"Marilyn" di Simon Curtis: splendido film, giustamente applaudito dalla critica. Candidato a due Oscar. Nomination a Michelle Williams (al solito impeccabile) e Kenneth Branagh (magnifico). La storia ci porta a Londra, negli anni Cinquanta, sul set de "Il Principe e la Ballerina", commedia con Marilyn MonroeLaurence Olivier (anche regista) che era sposato con Vivien Leigh, indimenticabile Rossella di "Via col Vento"

Marilyn a quel tempo era all'apice del successo e moglie del drammaturgo Arthur Miller. Le riprese non furono facili: tra Miller e Marilyn la tensione era alle stelle e lui a un certo punto se ne tornò negli Stati Uniti. Marilyn sul set arrivava in ritardo. Non ricordava le battute. Per sentirsi sicura aveva sempre bisogno della sua insegnante di recitazione e amica: Paula Strasberg. Attraversava un momento difficile. È in questo contesto che Marilyn intreccia una tenera amicizia con un giovane assistente alla regia di nome Colin Clark, interpretato da Eddie Redmayne (sorprendente e romantico). 

La sceneggiatura di "Marilyn" si basa proprio sul libro che Clark scrisse raccontando la lavorazione del film, la vita tormentata della diva e il flirt che ebbe con lei. Colpisce la performance della Williams. In alcuni momenti (pur non essendo identiche) la presenza di Marilyn è tangibile. Come quando viene riproposto il celebre numero de "Il Principe e la Ballerina": Marilyn da sola in una stanza, la borsetta in una mano, l'altra mano poggiata su una spalla danza come solo lei sapeva fare. Quell'istinto che la rendeva unica davanti alla macchina da presa. 

Michelle Williams colpisce nel segno. Facendoci rivivere la Hollywood degli anni d'oro. Williams si è preparata a lungo, leggendo libri, appunti, lettere. Imparando a camminare in un modo particolare. Lei di Marilyn è sempre stata una grande fan (e chi non lo è? Era magnetica!) e da piccola aveva un suo poster nella stanza. 

©micolgraziano


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