GLI AMORI TORMENTATI DI BATHSHEBA
Per parlare di questo bel film del danese Thomas Vinterberg (“Festen”, “Un altro giro”), è doveroso iniziare da Thomas Hardy. «È innegabile l’abilità di Hardy di farci credere che i suoi personaggi siano persone come noi, guidate dalle proprie passioni e idiosincrasie», diceva Virginia Woolf. Vinterberg, dal canto suo, vuole esplorare l’animo umano. E, dunque, qualche occasione migliore dell’adattamento di un romanzo di Hardy? Hardy, autore di spicco della letteratura inglese, ha creato figure femminili indimenticabili. Tra le sue eroine c’è appunto Bathsheba, la protagonista di “Via dalla pazza folla” (pubblicato nel 1874). Ambientato nella campagna inglese, racconta gli amori tormentati di Bathsheba, donna spigolosa. Affascinante, determinata, indipendente, vanitosa. Gli amori, dicevamo. Sì, perché, come in una soap opera contemporanea, Bathsheba (donna a capo di una grande fattoria ereditata dallo zio) è corteggiata da tre uomini: il pastore Gabriel, serio, coscienzioso, pieno di attenzioni; Boldwood, il ricco vicino, austero e solitario; il soldato Troy, sfrontato e spavaldo. Thomas Vinterberg raduna un cast di qualità: Carey Mulligan (“Una donna promettente”), Matthias Schoenaerts, (“Un sapore di ruggine e ossa”), Michael Sheen, Juno Temple: "Via dalla pazza folla" è un film girato con sapienza e ottimamente recitato (d'impatto la fotografia, ammaliante il paesaggio). Lo consiglio a chi divora libri, a chi è appassionato di melodrammi, agli inguaribili romantici, a chi cerca ritratti femminili potenti come questo di Bathsheba che ricorda anche un poco la Rossella di “Via col vento”. Bella la sintonia tra la Mulligan (presenza scenica impeccabile) e Schoenaerts (sempre molto bravo), infatti fu proprio lei a consigliarlo al regista dopo averlo visto recitare nell'acclamato “Un sapore di ruggine e ossa”, al fianco di Marion Cotillard.
©micolgraziano
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