"Scarpette Rosse" (1948) di Powell & Pressburger- Un film amato da Scorsese

 

"Scarpette rosse"



"SCARPETTE ROSSE", FILM LEGGENDARIO 


"La grande impressione 
di semplicità può essere raggiunta solo 
con l'agonia del corpo e dello spirito"


Non l'avete mai visto? Rimediate in fretta. Ispirato alla celebre fiaba di Hans Christian Andersen, “Scarpette rosse” scritto e diretto da Michael Powell e Emeric Pressburger racchiude in sé l'essenza dell'arte: del teatro, del cinema, della musica, della danza, della pittura, della letteratura. Considerato uno dei più bei film della storia, un'opera miracolosa, è amato da Scorsese, Gene Kelly, Brian De Palma, Spielberg, Ford Coppola. Le immagini del balletto sconfinano nel fantastico e ci conducono in un universo magico e onirico. Ogni scena un quadro. Notevole la fotografia. Due gli Oscar: scenografia e colonna sonora. "Scarpette rosse" colpisce per lo splendore visivo e per il contenuto della sceneggiatura: sacrificare la vita per una passione. In questo caso la passione è la danza. Il tirannico impresario Boris Lermontov renderà la danzatrice Victoria Page (un'incantevole Moira Shearer) una star, grazie al balletto Scarpette Rosse che avrà un glorioso debutto. Ma Boris Lermontov, perfido e asfissiante, non esita a ricordare alla sua pupilla Victoria che per eccellere è d'obbligo soffrire e vorrebbe vietarle di metter su famiglia. Victoria comunque si sposerà con Julian Crasteril brillante compositore della compagnia. Craster però ancor peggio di Lermontov, geloso, le impedirà di proseguire la carriera. E quando Lermontov la chiamerà di nuovo a interpretare Scarpette Rosse, Craster la pregherà di non andare in scena. Alla povera Victoria, eroina tragica, stretta tra due fuochi, non resterà che lanciarsi nel vuoto. Powell & Pressburger realizzano un'opera di una potenza rara che colpisce gli occhi e il cuore. Cruda la storia come sconvolgente è la fiaba di Andersen dove una giovane esausta di ballare (perché i suoi piedi non riescono a fermarsi, colpa di un incantesimo) si fa amputare gli arti con un'ascia. Le fiabe, al solito, sono cruente e spietate. PS. Lermontov è interpretato da un fenomenale Anton Walbrook che in molte scene lascia a bocca aperta per la bravura.

©micolgraziano

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