"Mystère" (1983) - Thriller dei fratelli Vanzina!

 

"Mystère" di Carlo Vanzina

Vi piacciono i fumetti? I thriller patinati? Non lasciatevi scappare “Mystère”, perla anni Ottanta dei fratelli Vanzina (regia di Carlo, sceneggiatura di Enrico e Carlo). I due maestri della commedia pop qui abbandonano il loro genere preferito (pur mantenendo una certa ironia nel finale, molto americano) per esplorare nuovi territori di respiro internazionale come dimostra anche il variegato cast. Protagonista è la francese Carole Bouquet che ricordiamo in “Quell'oscuro oggetto del desiderio” (1977), opera del grande Luis Buñuel. Accanto a lei, in "Mystère": Phil Coccioletti, nei panni di un affascinante detective (che strizza l'occhio a personaggi di serie tv statunitensi) e poi Duilio Del Prete (“Amici miei”), John Steiner, Peter Berling e tanti altri. La storia è ambientata a Roma. La Roma di hotel faraonici, ricconi a bordo di super bolidi, e squillo di lusso che si lasciano abbordare in via Veneto. La Mystère del titolo è affascinante, cinica, glaciale. Una dark lady che si trova coinvolta, a sua insaputa, a causa di un accendino d'oro, in un pericoloso intrigo di spie e sicari disposti a tutto. Varie le scene memorabili: inseguimenti spericolati, auto che sfrecciano di lato al biondo Tevere per poi volare, splash, nell'acqua. Tuffi: leitmotiv di tanti thriller (per esempio: "Blow Out" di Brian De Palma); e poi corse sui tetti, gambe che penzolano nel vuoto, mani che stringono un'esile corda (per quanto riguarda i tetti, guardate il bel "Frantic"). La storia si svolge tra la Città eterna e Hong Kong. Il cattivo di turno (insospettabile) compie i suoi delitti impugnando un bastone provvisto di una lama appuntita come nelle migliori storie di 007. Affascinanti le musiche di Armando Trovajoli, che stemperano la tensione. Deliziosi gli arredamenti; non passa certo inosservato il dipinto che fa bella mostra di sé nell'appartamento di Mystère: due occhi di uomo spiano attraverso una veneziana. Buona visione, quindi. “Mystère” lo trovate su RaiPlay.

©micolgraziano




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