Dopo "Divorzio a Las Vegas", oggi voglio parlarvi di "Lockdown all'italiana", commedia firmata Enrico Vanzina che stavolta non è più solo sceneggiatore ma anche regista. Del film colpisce subito una frase: "Bisognerebbe tentare di essere felici non fosse altro che per dare l'esempio", sono parole del poeta francese Jacques Prévert , una citazione che Vanzina (scrittore e bibliofilo) inserisce nei titoli di testa che scorrono sobri accompagnati da musica elegante. Quasi avrete la sensazione di trovarvi in una commedia sofisticata alla Woody Allen. Impressione che continua nei primi minuti quando ci viene mostrato un appartamento regale nel cuore di Roma.
La casa, arredata con mobili d'antiquariato e zeppa di libri, è abitata da Giovanni (Ezio Greggio), avvocato lombardo principe del foro e inguaribile farfallone, e Mariella (Paola Minaccioni, davvero esilarante), borghese arricchita con tanto di servitù. Mariella (personaggio strepitoso) che bolla come periferico chi non può permettersi sfarzi e opulenti conti in banca. Una donna perennemente a dieta che non legge, che guarda programmi tv ultra pop, che considera questione di vita o di morte lo shopping a via Condotti; una donna che organizza vacanze da sballo e si sente persa se non va dal parrucchiere. E mentre snocciola a un marito annoiato fantastiche mete di viaggio scopre che lui la tradisce, guarda guarda, proprio con una periferica.
Proprio nel momento in cui lo sta cacciando di casa...alla tv viene annunciato il lockdown: Mariella e Giovanni - coppia ormai alla frutta -, pur odiandosi, dovranno restare per mesi sotto lo stesso tetto; con tutto quello che ne consegue. Stessa sorte di Tamara (Martina Stella) commessa toscana in un supermercato e Walter (Ricky Memphis) tassista romano. Due storie che scorrono parallele e s'intrecciano con situazioni da nuovi mostri. "Lockdown all'italiana" è una commedia attraversata da toni fortemente malinconici. Un'opera che vuole essere anche un omaggio ad alcune pellicole (di cui vediamo anche delle scene nel corso del film) che hanno segnato la storia del cinema: "La terrazza" di Ettore Scola, "Sapore di mare" di Carlo Vanzina, "I nuovi mostri" di Monicelli/Risi/Scola e "Scent of a Woman - Profumo di donna" di Martin Brest con Al Pacino. L'epilogo è inatteso e agrodolce come, fin dalle sue origini, è agrodolce la commedia all'italiana.
©micolgraziano
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