"Gli ordini sono ordini" - Commedia con Monica Vitti

 

Monica Vitti nella commedia "Gli ordini sono ordini"

Giorgia, casalinga succube di un marito egoista. Lui, che si chiama Amedeo ed è un dirigente di banca, sta sempre in ufficio e se ne infischia altamente della moglie (tiene più alla macchina che a lei). Insomma, per Amedeo (che vuol essere servito come un re) Giorgia significa solo casa linda, manicaretti (dopo mangiato pretende il caffè) e notti d’amore (una volta alla settimana). Lei, un giorno, mentre è carica di buste della spesa, finisce per caso a un comizio di donne agguerrite e da quel momento cambia da così a così. Inizia a sentire delle voci, anzi: una voce (forte, maschile) misteriosa che le ordina di compiere azioni bizzarre. Ecco allora che una mattina mentre prepara la colazione al marito (un momento che ricorda quei film americani che parlano di famiglie borghesi degli anni Cinquanta) spegne la sigaretta nell’uovo fritto, tuorlo perfetto, pronto per esser mangiato dal suo adorato consorte. Da quest’uovo incenerito inizia la ribellione di Giorgia che diventa di botto tutta battagliera; da pecora a lupo in un battibaleno. In preda a uno stato dionisiaco si concede al primo giovanotto che incontra sulla spiaggia, graffia con una chiave l'auto di Amedeo e dopo avergli confessato che sta per andarsene, per sempre, lo fa cadere in mare con una spinta. La vita libera di Giorgia è parecchio movimentata, va a vivere con una tizia bohémienne e conosce Mario, uno scultore, artista impegnato, di cui s'innamora follemente ma il "bidone" è dietro l'angolo: la strada verso l'indipendenza è un'avventura disastrosa. Verrà coinvolta anche in un inseguimento con un bandito, come accade nei polizieschi. Dunque: "Gli ordini sono ordini" è una commedia anni ’70, non particolarmente brillante, in verità, ma comunque imperdibile per una ragione: la splendida Monica Vitti, al solito impeccabile. C’è poi un ottimo cast: Gigi Proietti, la francese Claudine Auger, Orazio Orlando, Corrado Pani. La sceneggiatura è tratta da un racconto di Alberto Moravia. “Gli ordini sono ordini” lo trovate su RaiPlay

©micolgraziano

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