LA MIA OMBRA È TUA
Vezzosi è burbero e spregiudicato. Verrebbe da pensare che il personaggio sia modellato su certi autori americani di letteratura d'avanguardia anche se riesce difficile credere che Vezzosi, così "volgarotto", sia un intellettuale e infatti qualcuno di lui dice: "è una truffa". Ad ogni modo, talvolta lo strampalato Vezzosi mostra un lato romantico (follemente innamorato di una donna conosciuta da ragazzo) e nostalgico. Ama il Fellini de "La dolce vita" (citato alla fine, Cappuccio lavorò con Fellini in "Ginger e Fred" e omaggia il maestro), la musica dei Clash, guida una jeep americana (CJ5 rossa), ha la mania dei tatuaggi: sotto il collo la frase “La mia ombra è tua”, tratta dal romanzo "Sotto il vulcano" di Malcolm Lowry", considerato uno dei migliori libri inglesi di sempre.
Marco Giallini nei panni del Vezzosi si prende la scena. La sceneggiatura (seppur ambiziosa nelle intenzioni) propina battute di bassa lega. Al fianco di Giallini troviamo un quasi irriconoscibile Giuseppe Maggio che dà il volto a un neolaureato in Lettere antiche un tale Emiliano, ventenne rinchiuso "in un bozzolo". Emiliano è il classico tipo loser delle commedie pop a stelle e strisce (guardatevi, a proposito, la "Rivincita delle sfigate"). Emiliano è uno che non piace alle donne (la fidanzata lo molla senza pietà), disoccupato e al verde. Emiliano, apparecchio ai denti, abbigliamento improbabile, look démodé, affezionato a vecchie camicie a maniche corte (ricordo dell'amato padre scomparso prematuramente), diventa l'assistente di Vezzosi e deve fare in modo che il Vezzosi scriva il sequel del fortunato "I lupi dentro". Sì perché nell'era di internet capita anche questo: un vecchio libro scala, dopo anni, le classifiche di vendita grazie alla segnalazione di una influencer di Instagram. Ma il Vezzosi non ha voglia di spremersi le meningi per piazzare il secondo capolavoro. L'unico chiodo fisso è tornare insieme all'amore di gioventù: Milena (Isabella Ferrari).
Il film, commedia e road movie, manca di profondità nella caratterizzazione dei personaggi e alcune scene non brillano per eleganza. "La mia ombra è tua", insomma, è un pop-corn movie ideale per le sere d'estate.
©micolgraziano
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