"Attrazione fatale", thriller cult degli anni '80


Attrazione Fatale



DAL REGISTA DI "9 SETTIMANE e ½"

Thriller cult campione d'incassi, diretto da Adrian Lyne, il film all'epoca fece parecchio discutere e molti lo ritennero offensivo per il modo in cui rappresentava le donne in carriera. Candidato a sei Oscar, tra cui miglior attrice a Glenn Close, nel ruolo di Alex Forrest, personaggio tra i più cattivi della storia del cinema, secondo l'American Film Institute che l’ha messo al settimo posto, in una classifica guidata da Hannibal Lecter de “Il silenzio degli innocenti” (1991). 


Auto in fiamme, conigli bolliti nel pentolone, lame (Glenn Close lo ha conservato il finto coltello usato nella scena della lotta in cucina), vasche da bagno rosse di sangue, “Attrazione fatale” è un thriller erotico sfumato di horror. L'inquietante cattiva ha il nome di Alex Forrest, interpretata da una Glenn Close in stato di grazia. Un ruolo iconico, tanto che in seguito ha vestito i panni di altre terribili perfide: dalla Marchesa Isabelle de Merteuil de "Le relazioni pericolose" (1988) fino a Crudelia De Mon de "La carica dei 101" (1996).

Adrian Lyne, maestro delle storie sexy, confeziona un film di gran ritmo che tiene incollati alla poltrona. Ci sono: l'alta borghesia di New York, il fascino della Grande Mela, il cliché della famiglia puritana che nasconde il marcio sotto il tappeto, un loft intrigante, un ampio ascensore che aspetta amanti pronti a consumare, i vestiti bianchi di Alex Forrest (un candore che stride con le ombre del personaggio). C'è il carisma di due attori magnifici, Michael Douglas e Glenn Close. E una tensione crescente che esplode nel finale. La sceneggiatura è ispirata in parte alla Madama Butterfly di Puccini, più volte citata.

"Attrazione Fatale"

Un torbido affair. Dan, avvocato di successo, marito e padre felice (almeno di facciata), cede alle avances di un'avvenente editor, conosciuta a una festa di lavoro.  I due trascorrono un'infuocata notte di passione, poche ore che aprono subito la via alla tragedia: Alex si taglia le vene appena Dan le dice addio. È l'inizio di un incubo. 

"Attrazione Fatale" ebbe un successo grandioso di pubblico e l'impatto fu, in parte, anche sociale: Alex, donna divoratrice dalla furia vendicativa, rappresentò uno shock per alcuni uomini che rinunciarono all'idea di cercarsi un'amante, rimanendo così fedeli alle mogli. Glenn Close ha rivelato che la gente la ringraziò dicendo: con questo film, hai salvato il mio matrimonio.

Quanto a Michael Douglas, il ruolo di Dan lo lanciò definitivamente come sex symbol. Qualche anno dopo, girò "Basic Instinct". Altro thriller rovente.

©micolgraziano

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