Tratto dal bestseller omonimo dell'americano Jack Engelhard, "Proposta indecente" (1993) è diretto da Adrian Lyne, regista di successi come "Flashdance", "9 settimane e ½" e "Attrazione fatale".
"Quel vestito è in vendita.
Io no"
Diana (Demi Moore) e David (Woody Harrelson) sono una coppia felicemente sposata, si conoscono da quando erano ragazzi e Diana portava l'apparecchio ai denti. Il loro legame sembra indissolubile. Vivono in un intimo nido d'amore, con un bel cagnone affettuoso. Lui fa l'architetto, lei l'agente immobiliare. Quando però il conto in banca precipita nel rosso, son dolori. Disperati, tentano la mossa estrema: sfidare la fortuna al casinò di Las Vegas. Le cose girano alla grande, all'inizio, e riescono a rastrellare un bel gruzzolo (passata alla storia la scena dei dollari sparsi sul letto...). Bottino che però, per colpa di puntate sbagliate, svanisce miseramente. Nel momento in cui tutto sembra andar storto, Diana viene adocchiata da un miliardario sfrontato (pronto a tutto pur di ottenere ciò che vuole) di nome John Gage (un regale, elegantissimo, Robert Redford). Gage è attratto da Diana ed è disposto a sganciare un milione di dollari pur di passare con lei una notte di passione. Una bella grana per Diana e David, indecisi se accettare o no. I soldi fanno loro gola (soprattutto: ne hanno bisogno) ma s'interrogano sulla moralità dell'offerta. Alla fine, Diana accetta. E da quel momento, l'ombra di Gage (Mr. G., come l'uomo si fa chiamare) oscura il loro matrimonio...
È inconfondibile lo stile di Adrian Lyne: i suoi film sono accattivanti e sensuali; potenti. Spesso si tratta di storie torbide (in "Attrazione fatale" il personaggio di Alex è agghiacciante) alleggerite da un che di ovattato che attira il pubblico. Lyne valorizza gli attori con particolari movimenti di macchina, con una fotografia romantica e avvolgente. Qui, in particolare, Demi Moore e Robert Redford sono irresistibili, belli come il sole, e hanno carisma da vendere. Ma anche Woody Harrelson non è da meno: vulnerabile al punto giusto, in questo ruolo di sposo ferito nell'orgoglio (per la parte era stato preso in considerazione Val Kilmer). Nel suo memoir Demi Moore elogia il modo in cui Lyne usò le luci durante le riprese: "tutti sembravamo dorati, come se fossimo illuminati dall'interno".
Di momenti memorabili se ne contano parecchi. Ma su tutte spicca quello della partita a biliardo: in una cornice extra lusso, Gage, inappuntabile, senza scomporsi, fa la proposta ai due sposini: ogni risposta, tagliente e precisa, s'intreccia con un colpo ben assestato. Tra i momenti clou anche il viaggio in auto di Gage e Diana, mentre la pioggia batte sul parabrezza. Quando uscì, "Proposta indecente" incassò una cifra esorbitante ma non venne accolto bene da alcuni critici. Ci fu chi arricciò il naso: sia per il personaggio di Diana, squillo per una notte sia per il personaggio di Gage, il tycoon che osa senza rimpianti. Curiosità: Nel film compare anche il musicista jazz Herbie Hancock (uno dei miei preferiti; avete mai ascoltato l'album "Head Hunters"? Vi conduce in mondi affascinanti carichi di ritmo).
©micolgraziano
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