"Entrapment" di Jon Amiel

 

"Entrapment"


Lo scrittore francese Maurice Leblanc raccontò nei suoi romanzi le avventure di Arsène Lupin, personaggio di fantasia, ladro gentiluomo, amante del lusso e delle opere d'arte. La storia narrata nel film di cui vi parlo oggi ci riporta ad atmosfere alla Arsène Lupin. Furti rocamboleschi di quadri, castelli, mondanità, maschere d'oro dal valore inestimabile: tutto questo è "Entrapment", diretto dall'inglese Jon Amiel (regista di "Sommersby" con Richard Gere e Jodie Foster) e interpretato da una coppia che fa scintille: il carismatico Sean Connery (1930-2020) e Catherine Zeta-Jones, bella più che mai. 

Presentato fuori concorso al Festival di Cannes, "Entrapment" è un accattivante heist movie con Connery nei panni di uno scaltro (lo sguardo vispo alla James Bond) e attempato ladro d'arte, e la Zeta-Jones in quelli di un'ambigua e temeraria agente di una compagnia di assicurazioni. Il divertimento è servito.  

Girato con grande mestiere, "Entrapment", possiede un fascino sornione. Brivido e sentimento, con situazioni tipiche da commedia rosa, ovvero: lui e lei, poli opposti, che si attraggono e si respingono; per finta o reale diffidenza. La trama è piuttosto intricata, fitta di tradimenti e giochi doppi, come già illustra il titolo "Entrapment": trappola, tranelloSe vi entusiasmano i momenti ad alta tensione qui ne troverete. (Per quel che mi riguarda ho avuto le vertigini a vedere Sean Connery e la Zeta-Jones sospesi in aria, in una delle loro fughe spericolate). 

Anche l'occhio vuole la sua parte. E si resta a bocca aperta, tra la bellezza di Londra, della Scozia (dove Connery è nato) col favoloso castello di Eilean Donan e poi Kuala Lumpur e le Torri Petronas, tra le più alte del mondo. 

Da manuale la frase del personaggio di Connery: "sono sempre puntuale. Se ritardo è perché sono morto". Una battuta da segnare se avete l'abitudine di appuntarvi i dialoghi dei film.

Cercate altri heist movieGuardatevi "Ocean's 8", con un cast strabiliante tutto al femminile, tra cui Cate Blanchett e Sandra Bullock. 

©micolgraziano


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